
Il sindaco replica agli ambientalisti e a Fano Cresce. Gli operatori: "Rafforzare lo scalo: ci lavorano in 48".
FANO di Tiziana Petrelli "Su infrastrutture come l’aeroporto, questa città deve smetterla di rinunciare alle proprie opportunità di sviluppo". Il sindaco Luca Serfilippi si inserisce nel dibattito aperto ieri dalle associazioni ambientaliste sull’aeroporto di Fano, indicandolo come una delle leve strategiche da cui ripartire per il futuro della città. Insieme a porto e ferrovia, lo scalo fanese è secondo il primo cittadino "una risorsa che molti territori ci invidiano" e che, a differenza di altri assi infrastrutturali, "ha oggi le condizioni migliori per essere rilanciata grazie a un interlocutore affidabile come Enac". Serfilippi parla di un progetto complesso, ancora in fase preliminare, ma pronto a trasformarsi in una svolta concreta: "Per sbloccare l’investimento milionario serve che il sedime aeroportuale passi al Demanio e poi a Enac. Solo così si potrà procedere con le autorizzazioni e le tutele ambientali necessarie. A quel punto coinvolgeremo in modo trasparente la Commissione competente e il Consiglio comunale". Il sindaco rivendica la volontà di rimediare al tempo perso: "Questa città ha perso oltre dieci anni. Se non fosse stato per la società Fanum Fortunae gestita da Massimo Ruggeri, oggi avremmo un aeroporto chiuso. Giovedì ci sarà il rinnovo societario e l’approvazione del bilancio: è il momento di rilanciare". "Anche perché - sottolineano gli operatori aeroportuali (Fanum Fortunae, Eagles Aviation Academy, Ristorante Barone Rosso, Aero Club Fano, Sky Dive Fano, Yak Italia) - l’aeroporto di Fano garantisce 48 posti di lavoro diretti in diverse attività, dalla scuola di volo all’acrobazia aerea, dal paracadutismo alla ristorazione, supportando famiglie e operatori locali. La struttura attuale necessita di riqualificazione per evitare il degrado e la pista in asfalto non solo migliorerebbe la sicurezza dei voli ma permetterebbe l’atterraggio di mezzi di emergenza in condizioni meteo avverse, rafforzando il ruolo dell’aeroporto nella protezione civile e nel servizio sanitario". Ma assieme a queste, si alza anche la voce dell’opposizione, con Fano Cresce che propone un’idea alternativa: vendere i terreni a Enac – interessata nell’ambito del Piano degli Aeroporti Minori – e destinare le risorse al completamento del parco urbano, fermo al primo stralcio. Una proposta che arriva dalla lista civica che fa capo all’ex vicesindaco Cristian Fanesi della coalizione che ha governato Fano dal 2014 al 2024. Ora che la decisione è in mano sua, il sindaco Serfilippi è chiaro: "Non possiamo più permetterci immobilismi. Vogliamo portare avanti un progetto, condiviso con Enac e il Demanio, che valorizzi le realtà esistenti, dall’Aeroclub ai paracadutisti di Turbolenza. Serve uno sviluppo vero, non slogan". Due visioni differenti a un bivio: perché la discussione è aperta dal 2010 e dopo 15 anni è arrivato il tempo di scegliere e agire.