Africa Milele, un tesoretto da 300mila euro

Soldi spesi in Kenya, ma anche per nuovi progetti con un primo invio di denaro ai palestinesi di Gaza

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Fano, 14 maggio 2020 - Ha raccolto 300mila euro circa fino al 2019 in donazioni private. Segno che tantissima gente credeva in Africa Milele onlus. E forse crede ancora alla sua mission di aiutare l’Africa. Ma sul metodo per farlo, sta indagando la procura di Roma, tanto da inviare i Ros dei carabinieri ad interrogare tutti, dalla presidente Lilian Sora ai consiglieri, fin dai primi giorni del rapimento di Silvia Romano nel novembre 2018. E nessuno dell’associazione è stato finora accusato né è stato messo in discussione il destino di tutto quel denaro speso in progetti per l’Africa.  

Ma c’è una stranezza sulla Onlus. Non compare più negli elenchi dell’Agenzia delle Entrate dal 4 ottobre 2019 (fino a 29 marzo 2019 c’era), come se fosse stata rimossa dal Fisco dopo il rapimento di Silvia avvenuto nel novembre 2018. Ma "Africa milele onlus" ha chiesto subito dopo di essere reinserita nell’elenco (altrimenti il rinnovo annuale senza variazioni statutarie è automatico) per ottenere il 5x1000.

La responsabile amministrativa dell’associazione Daniela Galanti non ne sa niente di questa rimozione temporanea, dando per scontato che fossero ancora presenti in quella lista delle onlus: "Spero che si tratti di un equivoco, noi avevamo tutte le carte in regola per esserci". Esserci significa non pagare le tasse su ciò che si riceve in donazione, consentire a chi dona di detrarre il 30 per cento nella dichiarazione dei redditi, avere delle esenzioni di pagamento in bolli e altro.  

"Nessuno di noi ha guadagnato un centesimo dall’associazione – ha detto la Galanti – abbiamo solo raccolto denaro investendolo nei nostri progetti in Kenya. Abbiamo inviato in questi anni più di venti giovani senza problema, e per Silvia non abbiamo fatto nulla di diverso rispetto ai suoi colleghi. In Kenya era seguita. Abbiamo spiegato tutto ai carabinieri del Ros che ci hanno interrogato, verificando i documenti, senza muoverci alcun addebito. E questa polemica perché io sono la moglie di un deputato dei Cinque Stelle mi lascia senza parole. Stiano tranquilli, mio marito non ha fatto arrivare soldi pubblici all’associazione ma ha solo proposto alla Camera due interrogazioni sul rapimento. A questo punto, vorremmo che Silvia ci degnasse almeno di una telefonata perché le siamo stati sempre vicino e non accettiamo più che si attacchi la moralità di Africa milele. Per questo abbiamo incaricato un avvocato affinché ci tuteli dalle accuse false come quella di aver mandato Silvia allo sbaraglio".

Emerge intanto che la onlus fosse impegnata anche a Gaza, dove ha inviato due anni fa 5.473 euro. A chi e per cosa non è specificato. Ma è il primo bonifico ai palestinesi.  

ro.da.