Alessandro Antonioli, ai funerali il saluto di Marotta. "Era un gigante buono"

In tanti in chiesa e persino sul sagrato per dare l’addio al ragazzo morto a 24 anni mentre era al cinema

Folla per l'ultimo abbraccio a Alessandro Antonioli

Folla per l'ultimo abbraccio a Alessandro Antonioli

Marotta (Pesaro), 10 ottobre 2018 - «Era un gigante buono, in lui, nonostante la giovanissima età, abbiamo trovato in abbondanza l’amore del Signore e l’amore del prossimo». E’ una delle frasi affettuose che il parroco don Egidio ha dedicato ad Alessandro Antonioli durante il rito funebre celebrato ieri pomeriggio nella chiesa di San Giuseppe. Una chiesa grande, ma che non ce l’ha fatta a contenere la folla che si è raccolta per porgere l’estremo saluto al 24enne morto nella serata di giovedì scorso per un malore improvviso (l’autopsia ha evidenziato un’aritmia cardiaca, ndr) mentre era all’Uci Cinema di Bellocchi a vedere un film col suo miglior amico.

Alessandro Antonioli, morto al cinema a 24 anni
Alessandro Antonioli, morto al cinema a 24 anni

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In tantissimi hanno seguito il rito liturgico dal sagrato, con la stessa compostezza e mestizia di coloro che gremivano il luogo di culto. E tra le tantissime persone in preghiera davanti alla chiesa c’erano, vestiti con la tuta ufficiale rosso-blu, anche i giocatori dell’U.S. Marotta Calcio, sodalizio in cui il babbo di Ale, Maurizio, fa parte del gruppo dirigente.

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E proprio cercando con lo sguardo papà Maurizio e la mamma Silvana, stretti nell’abbraccio del primogenito Andrea (seduto in mezzo a loro), don Egidio Bugugnoli ha aggiunto parole di conforto e speranza cristiani: «Cosa dire in questi momenti ad un genitore, ad un fratello, ad un nonno o ad uno zio? Continuiamo ad avere fede. Non possiamo comprendere i passi terreni, ma mettiamo le nostre lacrime nelle mani del Signore. Affidiamo a lui Alessandro, perché la sua giovinezza rifiorisca nella casa del Padre».

Aggiungendo: «Il nostro Ale non ci ha abbandonato, continua a vivere nel Signore. E’ stato trapiantato da questa terra al luogo del premio eterno. E’ nella gioia di Dio. Il Signore è la luce che vince la morte, la gioia che sconfigge l’angoscia». Fra i partecipanti alla funzione anche il consigliere regionale Boris Rapa e molti componenti dell’amministrazione comunale di Mondolfo, fra i quali il sindaco Nicola Barbieri e gli assessori Carlo Diotallevi, Davide Caporaletti e Lucia Cattalani. Tutti visibilmente commossi, come ognuna delle tante centinaia di persone che hanno gremito la chiesa e il piazzale, che al termine della Messa hanno voluto, una ad una, dare un abbraccio fisico ai genitori, al fratello e agli altri congiunti di Alessandro.

Un abbraccio che la famiglia dello sfortunato 24enne aveva sentito forte dalle ore immediatamente successive alla tragedia, tanto che il babbo Maurizio, seppure con gli occhi rigati dalle lacrime e la voce spezzata dalla commozione, al termine del rito ha trovato la forza di salire vicino all’altare, prendere il microfono, e pronunciare poche ma toccanti parole: «Vogliamo ringraziare tutti per lo straordinario affetto e la vicinanza che ci avete dimostrato. Grazie». Frase seguita dal lungo applauso della gente, che da una parte ha espresso in modo ulteriore la vicinanza alla famiglia e, al contempo, ha scandito il toccante addio terreno al giovane ‘gigante buono’.