Alice Soldi, da bagnina discriminata perché "troppo bella" a cooperante in Argentina

La sua storia, raccontata dal Carlino, fece il giro dei media. Nel frattempo si è laureata e ora insegna Agroecologia

Alice Soldi, quando faceva ancora la bagnina

Alice Soldi, quando faceva ancora la bagnina

Fano, 25 maggio 2020 - Lo scorso anno molti giornali e tv si erano occupati del suo caso. Alice Soldi, la biologa di Fano rifiutata dagli stabilimenti balneari della sua città, perchè "troppo bella per lavorare come bagnina". Una donna giovane e carina, anche se con in tasca regolare brevetto, da molti non era stata assunta perché considerata poco credibile come bagnina con compiti di salvataggio e assistenza ai bagnanti. Così lei prese carta e penna e scrisse alla redazione di Pesaro del 'Resto del Carlino' per denunciare quella che riteneva un'ingiustizia. Alice nel frattempo si è laureata e oggi è in Argentina dove lavora come cooperante impegnata nello sviluppo dell'agricoltura sostenibile.

 

Alice Soldi al Carlino (Fotoprint)

La sua storia rimbalzò dai siti ai social ai programmi tv e Alice, che nel frattempo ha conseguito la laurea specialistica in Ecologia e conservazione della natura all'Universita' di Parma, ha trascorso tutta la scorsa estate 'in servizio' sulle spiagge libere di Fano.

"Appena finita la stagione estiva, sono partita come cooperante in Argentina in un progetto sull'implementazione dell'agroecologia attraverso soluzioni innovative nelle zone rurali del Gran Chaco. Finalmente ho potuto mettere in pratica le conoscenze acquisite nel campo dell'agricoltura sostenibile attraverso la mia laurea", racconta oggi Alice, che con i Gruppi civili di pace è ancora nel paese sudamericano.

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"Assieme al mio team stiamo creando una app e un gioco da tavolo per famiglie e scuole rurali che si trovano in condizioni di vulnerabilità affinché possano apprendere a coltivare orti agroecologici in maniera ludica e creativa. Mi trovo tuttora in Argentina in questo momento difficile di pandemia, cercando di dare supporto a queste comunità che si trovano in condizioni molto critiche", racconta la studiosa giramondo.

"Per la Giornata internazionale della biodivesità, noi cooperanti italiani dei Corpi civili di pace in Argentina (un progetto del dipartimento per le Politiche giovanili e il servizio civile universale) abbiamo lanciato la campagna crowdfunding 'Kokue', che in guarani', la lingua nativa delle popolazioni del Gran Chaco, una regione tra l'Argentina, il Paraguay e la Bolivia, significa 'orto'", spiega Alice. Con i fondi raccolti, la app e il gioco da tavolo verranno consegnate a 1.000 famiglie e 24 scuole rurali che si trovano in condizioni di vulnerabilità, perché possano accedere a un'alimentazione adeguata, "promuovendo la sovranita' alimentare e l'agricoltura sostenibile".

Per fare conoscere il progetto, i cooperanti italiani in Argentina hanno 'arruolato' anche Propaganda Live, la trasmissione di La7. "Mate e Propaganda: daje rega', retwittateci, che facciamo vedere che la cooperazione internazionale serve a qualcosa. Siamo tutti Silvia (Silvia Romano, ndr)", era il messaggio per Diego Bianchi, che ha mostrato il tweet durante la diretta di venerdì sera.