ANNA MARCHETTI
Cronaca

Allagamenti, Ponte Sasso propone: "Ma con 8 milioni non si fa tutto"

Sopralluogo dell’assessore Ilari con i residenti contrari alla ’gronda’, il canale a ridosso delle case. I cittadini ipotizzano di convogliare l’acqua lungo la strada di mezzo e poi Rio Crinaccio. Il nodo costi.

L’assessore Gianluca Ilari accerchiato da alcuni abitanti di Ponte Sasso

L’assessore Gianluca Ilari accerchiato da alcuni abitanti di Ponte Sasso

di Anna Marchetti"Convogliare l’acqua che arriva da San Costanzo lungo la strada di mezzo e poi verso Rio Crinaccio". E’ l’ulteriore soluzione avanzata dai residenti di Ponte Sasso, attraverso Maurizio Gregorini, nell’incontro di ieri mattina con l’assessore ai Lavori pubblici, Gianluca Ilari. Secondo i cittadini che si sono dati appuntamento in via Lago Maggiore, la nuova ipotesi di intervento potrebbe salvare Ponte Sasso ed evitare, in modo totale o parziale, la realizzazione del canale di raccolta delle acque che si pensa di realizzare lungo i terreni a ridosso delle case per evitare gli allagamenti in caso di piogge importanti.

"L’opera proposta all’assessore Ilari – fa notare Mirco Pagnetti, uno dei promotori dell’incontro – avrebbe la stessa funzione del canale senza devastare il territorio, anzi proteggendolo". Due sono le preoccupazioni dei cittadini sul canale a cielo aperto che si andrebbe a costruire: problemi igienico-sanitari (zanzare e ratti) e di sicurezza, soprattutto per i tanti bambini del quartiere. "Chiediamo che il canale sia tombato – hanno detto – nella sua interezza e non solo in alcuni tratti, come previsto dal progetto attuale".

"In realtà – ha spiegato Ilari – sono previste tre tecniche di realizzazione: dove c’è un buon dislivello il canale sarà solo in terra, dove manca la pendenza la base sarà in cemento, mentre il tombamento è previsto solo a ridosso di alcune abitazioni". E ancora Ilari: "Il tombamento totale non solo avrebbe costi enormi, ma renderebbe più difficile la sua manutenzione e pulizia". Per quanto riguarda la questione sicurezza, l’assessore ha spiegato che "il canale sarà recitato nei tratti in cui attraversa i centri abitati".

Alla fine dell’incontro Ilari si è detto disponibile a valutare le ulteriori soluzioni avanzate dai cittadini con il progettista Furlani che incontrerà nella mattinata di oggi. Ovviamente il finanziamento di 8 milioni di euro non permetterà di realizzare tutto quanto previsto nel progetto, per questo si dovrà procedere a stralci: solo la vasca di raccolta delle acque costerà 3 milioni di euro, mentre si arriverebbe a 20 milioni con il tombamento totale del canale. "L’importante è che i lavori – ha chiarito l’assessore Ilari – siano affidati entro il 30 giugno di quest’anno e che siano terminati entro il 30 giugno del 2026, pena il definanziamento". La priorità sarà data all’allargamento di Rio Crinaccio, intervento condiviso da tutti. Dopo un inizio scoppiettante, il confronto di ieri mattina tra cittadini e assessore si è rasserenato. "Mi sembra che i residenti abbiano capito – commenta Ilari – che se non inseriamo tutte le opere nel progetto poi, in caso di necessità, non si potranno più fare".