
Due immagini di come si presenta il cantiere della Wider nella zona portuale: erbacce e recinzione rotta in più punti
di Anna MarchettiLa recinzione è cadente in più punti, la plastica arancione compare qua e là squarciata dal vento, i rendering del progetto architettonico affissi sulla rete esterna si stanno progressivamente staccando, ripiegati su se stessi, mentre ciuffi d’erba sono presenti lungo tutto il perimetro esterno ed interno. Così si presenta anche quest’anno, alle soglie della stagione estiva, l’area recintata della Wider, il cantiere della darsena centrale dove si costruiscono yacht super tecnologici: un hangar ancora ben lontano, dal punto di vista estetico, dalla soluzione architettonica prospettata, che ne avrebbe dovuto fare "un centro di gravità" per l’area portuale e per l’intera città.
Per il completamento dei lavori l’attuale giunta, con una delibera di marzo di quest’anno, ha concesso alla Wider una proroga di due anni, fino a marzo 2027, per terminare l’edificazione e completare l’aspetto architettonico. "Però – assicura l’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Ilari – nel giro di un mesetto l’area esterna di loro competenza sarà sistemata: ripareranno la recinzione, taglieranno l’erba e spianeranno il terreno anche in vista degli uffici che si andranno a realizzare". Si tratta di un impegno che il Comune ha richiesto a Wider "nel rispetto del decoro dell’area portuale" in prossimità della stagione estiva. Intervento che sarà effettuato su iniziativa della Wider nonostante il cronoprogramma, allegato alla proroga di due anni sui lavori da eseguire, preveda le sistemazioni esterne solo a partire dal mese di settembre.
La tabella dei lavori definisce la cadenza degli interventi che Wider dovrà realizzare, mese per mese, fino a marzo 2027: si va, tanto per fare alcuni esempi, dal completamento delle opere di urbanizzazione esterne al cantiere che partiranno a dicembre di quest’anno per terminare a giugno 2026 ai rivestimenti esterni che da fine 2025 proseguiranno fino a settembre 2026. L’obiettivo del Comune, così è scritto nella delibera di giunta, è di "porre fine al poco gradevole effetto di ‘non finito’" affinché "questa importante parte del porto, strategica per l’economia portuale e dell’intera città, contribuisca anche da un punto di vista estetico alla valorizzazione dell’intero ambito produttivo, sia per gli stessi operatori che per i turisti che percorrono la passeggiata del Lisippo".
Il cantiere, che ha visto la luce tra mille polemiche, per il suo impatto sul mare, è stato presentato come una struttura che, progettata dagli architetti Alessandro Massari e Mauro Cavicchi dello studio Massari Design, "dialogherà con le scogliere e il suo impatto sarà addolcito da ampie vetrate nel lato che guarda alla città, dove saranno ospitati gli uffici".