Mondavio, più di cinquecento persone per l'addio ad Angelo Bracci / FOTO

L'uomo è morto in un incidente sul lavoro nel Mantovano. La commovente lettera del figlio maggiore

Folla al funerale di Angelo Bracci

Folla al funerale di Angelo Bracci

Mondavio (Pesaro), 16 marzo 2018 - E’ stato commosso e partecipatissimo, oggi pomeriggio, l’addio ad Angelo Bracci, il 51enne di Mondavio (risiedeva con la famiglia nella frazione di San Filippo sul Cesano, in via Cavatella) morto nell’incidente sul lavoro verificatosi martedì in un cantiere stradale in provincia di Mantova.

Una disgrazia terribile, con l’operaio che è rimasto schiacciato dal braccio di una gru cingolata durante le operazioni di smontaggio della struttura. La grande chiesa Regina Pacis di San Michele al Fiume non è stata sufficiente a contenere tutti coloro (almeno 500) che hanno voluto porgere l’estremo saluto a quest’uomo perbene e stringersi attorno alla moglie Rosanna, ai figli Riccardo e Giacomo, ai genitori Marisa e Luigi e alla sorella Monica (FOTO).

Eloquenti, a inizio celebrazione, le parole del parroco don Michele Giardini: “Ringrazio Angelo, perché se ha radunato tanta gente vuol dire che tanto di buono ha fatto durante la sua vita”. Molto toccante, alla fine della Santa Messa, la lettera letta dal figlio maggiore Riccardo, dalla quale è emerso il ritratto di un babbo straordinariamente affettuoso, che amava tantissimo la sua famiglia e non vedeva l’ora di riabbracciarla il venerdì sera dopo essere stato fuori per lavoro tutta la settimana. Un ritratto salutato con un lungo e caldo applauso e da tanti occhi rigati di lacrime.