
Reazione del Comitato Sassonia Sud all’idea di Cecchini: "Abbiamo proposto progetti concreti: parco attrezzato, percorsi pedonali, pineta e spazi eventi".
Doveva essere un ragionamento a voce alta, si è trasformato in un vespaio. È bastata una frase di Luciano Cecchini, presidente degli alberghi consorziati e vicepresidente di Federalberghi Marche, per accendere il dibattito cittadino sul futuro dell’area ex go-kart di Sassonia Sud. L’idea, espressa nel corso di un’intervista, è quella di riconvertire quello spazio inutilizzato in un maxiparcheggio a servizio del turismo balneare, magari collegato al litorale con navette. Ma la reazione del Comitato Sassonia Sud non si è fatta attendere: "È una visione che respingiamo con fermezza".
Per il Comitato "Per la nuova Sassonia Sud", quelle parole sono uno schiaffo al percorso di rigenerazione urbana avviato da mesi insieme all’Amministrazione comunale e all’Università di Ferrara. "Sorprende che una simile proposta venga proprio da chi rappresenta il comparto turistico – afferma Cinzia Ventura –. Non ci saremmo mai aspettati che una figura come Cecchini potesse immaginare un futuro da parcheggio per un’area così strategica. Quella zona è fondamentale per ricucire il lungomare nord e sud, per dare slancio a un’idea moderna e sostenibile di turismo, sport e verde pubblico". Il Comitato non si limita alla critica, ma rilancia. "Abbiamo proposto progetti concreti: parco attrezzato, spazi per eventi sportivi, piste ciclabili, percorsi pedonali, pineta, attrezzature per il benessere. Nessun mega parcheggio, né ipotesi di bacini per grandi imbarcazioni, come pure era stato avanzato da Cecchini due anni fa. Vogliamo rigenerazione urbana, non nuove colate di cemento". E il sindaco? Luca Serfilippi (foto) prova a mediare. "In questa fase valutiamo tutte le ipotesi. Ci sta che gli albergatori chiedano parcheggi, come ci sta chi immagina una nuova area camper o chi – come i residenti – propone un parco. Non escludiamo nulla, anche se, per chiarezza, credo sia più probabile realizzarci un parco pubblico che un parcheggio, vista la quantità di vincoli che gravano sull’area. L’unico intervento certo, al momento, è la realizzazione della strada delle barche, per la quale i lavori dovrebbero ripartire a settembre". Il sindaco conferma inoltre il coinvolgimento del Dipartimento di Architettura di Ferrara: "Aspettiamo il progetto che sta seguendo il vicesindaco Manocchi, poi decideremo. È un’area con grandi potenzialità, ma non dimentichiamoci che oggi è in stato di degrado. Chi non vuole mai nulla, rischia di lasciarla in abbandono". Ma il Comitato insiste: "Serve una visione politica chiara. Abbiamo sposato il progetto dell’Università – riconosciuta eccellenza nazionale – per trasformare quella zona in un modello di sviluppo inclusivo, sostenibile e strategico per la città. Se il Comune resta neutro tra idee opposte, non si va da nessuna parte. E anche gli investitori, senza certezze, si allontanano". Sulla stessa linea anche il consigliere comunale di minoranza Samuele Mascarin, che sposa la posizione del Comitato: "Trasformare l’area in un parcheggio sarebbe un errore. È un’occasione straordinaria per dare nuova vita a un vuoto urbano".
Tiziana Petrelli