Fano, Auchan si svuota aspettando il cambio di mano

Il supermercato resterà chiuso dal 25 gennaio all’8 febbraio per il passaggio a Conad. Il nuovo titolare è l’urbinate Massimo Marchionni

Scaffali semivuoti ma si moltiplicano le offerte per smaltire la merce

Scaffali semivuoti ma si moltiplicano le offerte per smaltire la merce.

Fano, 4 gennaio 2020 - Scaffali mezzi vuoti all’Auchan, in vista dell’imminente passaggio a Conad. Chiuderà infatti il 25 gennaio all’ora di pranzo per riaprire la mattina dell’8 febbraio, l’ipermercato che si trova all’interno del Centro Commerciale di Bellocchi. Per questo il magazzino in questo periodo sta tendendo a smaltire la merce senza fare riassortimento, soprattutto di quella marchiata con l’uccellino campestre simbolo della multinazionale francese fallita. Gli scaffali di ogni settore mostrano la carenza di prodotti, fatta eccezione per le enormi isole di dolciumi con cui riempire le calze della Befana di grandi e piccini.

Dall’igiene intima ai surgelati passando per i beni di prima necessità come pasta, prodotti da forno e latte, il colpo d’occhio è desolante lungo i corridoi. I ripiani più alti e quelli più bassi delle centinaia di metri di scaffalature che caratterizzano da sempre l’ipermercato Auchan sono prive di merce, etichette e cartelli. Proprio per questo motivo sembrerebbe essere questo il periodo migliore per fare degli acquisti. Sconti, promozioni, prezzi choc campeggiano infatti su moltissimi prodotti. E mano a mano che si avvicinerà l’ora X del passaggio a Conad c’è da scommettere che si moltiplicheranno le offerte in casa Auchan. Intanto il consiglio ai consumatori in possesso della carta fedeltà Simply-Auchan è di verificare i punti maturati e di scaricarli il prima possibile, perché le cassiere del gruppo sono già state avvertite che fra pochi giorni non sarà più possibile caricare e scaricare punti. In tutto questo si respira frenesia all’interno del supermercato, soprattutto tra i magazzinieri, intenti a riorganizzare gli scaffali, e insofferenza tra le cassiere, bersagliate dalle domande dei clienti a cui tendono a rispondere frettolosamente. Nonostante le preoccupazioni espresse in più occasioni nei mesi passati dai sindacati, sono però tranquilli i 131 dipendenti fanesi che hanno avuto tutti rassicurazione di mantenere il loro posto di lavoro, durante un colloquio individuale con il nuovo titolare Massimo Marchionni, 51enne urbinate che con 4 soci gestisce già due punti vendita in provincia di Pesaro Urbino: un Superstore con bar e ristorante a Fermignano e il Conad di Fossombrone. Ed è questo il motivo per cui, sebbene sia stata del 70% l’adesione complessiva allo sciopero del 23 dicembre scorso (proclamato a livello regionale da Cgil Cisl e Uil), i dipendenti fanesi riempiono le fila di quella percentuale di lavoratori che non hanno aderito. «Per noi le rassicurazioni che hanno avuto i dipendenti di Auchan Fano lasciano il tempo che trovano – fanno però sapere i sindacati che attendono ancora un confronto con Marchionni - perché se è vero che ora saranno mantenuti tutti i posti di lavoro, nel giro di un anno la situazione potrebbe cambiare. Si passa infatti da una gestione multinazionale in cui le perdite di un ipermercato possono essere tamponate dalla maggiore efficienza di un altro, ad una gestione imprenditoriale in cui se i conti non tornano non si può fare affidamento su vasi comunicanti… per cui si taglia. E si taglierà". Per questo i sindacati avrebbero voluto, come chiesto due mesi fa, che Marchionni avesse incontrato prima loro dei suoi futuri dipendenti. "Per carità, è nei suoi diritti. Ma questo modo di fare non ci dà rassicurazioni convincenti".