
L'autovelox collocato nella frazione di Cuccurano
Fano (Pesaro e Urbino) venerdì 18 aprile 2025 - Si accende il conflitto tra cittadini e istituzioni sul tema delle multe elevate dagli autovelox di Cuccurano e Metaurilia. Dopo aver denunciato l'ex sindaco Massimo Seri e la comandante della Polizia locale AnnaRita Montagna, l'associazione nazionale Altvelox ha formalizzato giovedì 17 aprile una denuncia querela nei confronti del Prefetto di Pesaro Urbino, Emanuela Saveria Greco, e del Viceprefetto vicario, Antonio Angeloni, accusandoli di respingere i ricorsi degli automobilisti con sentenze giudicate “censurabili e discutibili”, in contrasto con le più recenti sentenze della Corte di Cassazione.Secondo l'Associazione Nazionale Tutela Utenti della Strada Altvelox - presieduta da Gianantonio Sottile Cervini, che nel verbale ratificato dichiara di agire sia in proprio che in qualità di legale rappresentante- , gli apparecchi elettronici utilizzati per il rilevamento delle infrazioni stradali sarebbero privi dell'omologazione richiesta dalla legge, nonostante una lunga serie di pronunce giurisprudenziali – ben cinque solo nel 2025 – che avrebbero chiarito l'illegittimità delle sanzioni elevate con strumenti non conformi. "La Cassazione, sia civile che penale - si legge nel comunicato - ha ribadito che l'omologazione è indispensabile. Senza di essa, le sanzioni sono illegittime e chi le commina ne risponde penalmente".Altvelox denuncia una situazione che definisce “gravissima”, in cui le decisioni del Prefetto sembrano eludere i vincoli imposti dalla giurisprudenza consolidata. In particolare, viene contestata la tesi – sostenuta anche nei decreti di rigetto dei ricorsi – secondo cui approvazione e omologazione sarebbero procedure tecnicamente equivalenti. “Un'affermazione falsa, smentita dalla Cassazione, che ha già condannato amministratori pubblici e società fornitrici di autovelox privi di omologazione”, afferma Gianantonio Sottil, presidente dell'associazione.Ma non è solo una questione tecnica. Altvelox solleva un tema più ampio, di ordine costituzionale e giuridico: “La disapplicazione delle sentenze della Suprema Corte da parte dei Prefetti – si legge ancora nel comunicato – rappresenta una violazione degli articoli 3, 24, 97 e 111 della Costituzione”. In pratica, secondo l'associazione, i cittadini sono costretti a promuovere ricorsi al Giudice di Pace, con un aggravio di costi e tempi, che spesso porta a rinunciare alla tutela dei propri diritti per motivi economici.Altvelox ha quindi deciso di procedere con denunce analoghe per ogni nuovo rigetto di ricorso che coinvolga i propri associati, promettendo battaglia anche sul piano giudiziario. "Serve un intervento normativo urgente - conclude Sottil - che sancisca il rispetto vincolante delle pronunce della Cassazione da parte della pubblica amministrazione. In gioco c'è la fiducia del cittadino nello Stato di diritto".Il caso, destinato a far discutere, solleva interrogativi cruciali sul rapporto tra amministrazione e giustizia e sul rispetto delle gerarchie istituzionali nel nostro ordinamento. E apre la strada a nuovi ricorsi per le sanzioni elevati negli ultimi anni dagli autovelox di Cuccurano e Metaurilia.