Rapine e botte, fermata la baby gang di Fano

Nonostante il terrore molti hanno riferito delle violenze subite ai loro genitori

Rapine e botte, fermata la baby gang

Rapine e botte, fermata la baby gang

Fano, 19 marzo 2023 – Lui ha 18 anni ed è il capobanda, altri tre o quattro sono gli amici complici, quindicenni, a cui dà direttive per portare a termine le rapine. E’ una storia di prepotenze, violenze e baby gang, quella che gli agenti del commissariato di Fano hanno fatto emergere e stroncato, arrestando il 18enne, venerdì scorso, per rapina. E’ un ragazzo di origine nordafricana. Era già noto alle forze di polizia per reati contro il patrimonio.

Secondo l’accusa e le indagini del commissariato fanese, sono 4 gli episodi di rapina a carico del 18enne e dei suoi complici, anche loro indagati, la cui posizione è ovviamente al vaglio dei giudici del Tribunale dei minori di Ancona. Vittime della gang, quasi sempre ragazzi più o meno della stessa età. I fatti risalirebbero ad alcune settimane fa, fino ai più recenti. Il bottino delle rapine: telefonini, soldi in contanti, collanine in oro e altri oggetti preziosi.

Il modus operandi: la banda puntava le vittime, a volte le obbligava a fare un altro tragitto tra casa e scuola, per avere i punti migliori e più liberi dove sottoporli alle vessazioni. E cioè: spinte contro gli alberi o il muro, frasi pesanti, anche se al momento non risulta che nessuno dei derubati abbia ricevuto botte vere e proprie. Poi, sicuramente con le minacce delle botte, il 18enne e gli altri obbligavano i derubati a consegnare il portafogli o altri oggetti.

A volte il capobanda prendeva il portafogli dei derubati, guardava la carta di identità, poi leggendo nome e indirizzo diceva: "Ecco, ora so chi sei e dove abiti. Quindi attento, che se mi denunci poi...". I ragazzini ovviamente si impaurivano. Ma nonostante la paura, alcuni di loro hanno riferito la violenza subita ai genitori. E’ da alcuni di questi che sono partite le denunce, su cui poi ha iniziato lavorare il commissariato di Fano. Fino all’epilogo di venerdì scorso.

Quando la procura ha chiesto e ottenuto dal gip un’ordinanza cautelare a carico del maggiorenne, temendo che quel tipo di reati potessero ripetersi ancora. Ora il 18enne nordafricano è a disposizione della magistratura, e sarà interrogato nei prossimi giorni. Diversa procedura per il gruppetto dei minorenni, sui cui procede il competente tribunale.