Incidente Fano, bambino investito. Conducente ubriaco rischia linciaggio

Travolto sulle strisce a Metaurilia. Tensione in strada

Bambino investito a Fano, conducente rischia il linciaggio (foto d'archivio)

Bambino investito a Fano, conducente rischia il linciaggio (foto d'archivio)

Fano (Pesaro e Urbino), 10 luglio 2019 - Guida ubriaco e travolge un bambino di nove anni, mentre attraversava sulle strisce pedonali, ma rischia di essere linciato poco dopo da decine di persone accorse sul posto. E’ successo sabato intorno alle 23, lungo la statale Adriatica, di fronte al camping Mare blu, nella frazione di Metaurilia. L’uomo, un 30enne di Torrette, è stato denunciato dai carabinieri all’Autorità giudiziaria, essendo risultato positivo al test alcolemico, rivelando un tasso di oltre 1,5, più di tre volte superiore al limite consentito. 

A bordo della sua Ford, procedeva in direzione sud quando, per motivi in corso di accertamento, ha investito un bambino di Arezzo, in vacanza con la famiglia al camping Mare blu, che portava una bici a mano ed era in compagnia del padre, rimasto ferito lievemente a un braccio. Padre e figlio camminavano assieme ad altre sei, sette persone, che sono riuscite ad attraversare qualche istante prima dell’impatto. Il piccolo è stato sbalzato a una decina di metri, in seguito al violento urto con la vettura, che si sarebbe fermata diversi metri dopo l’attraversamento pedonale. Le sue condizioni sono apparse in un primo momento molto gravi, tanto che si temeva il peggio, avendo riportato un forte trauma cranico, una frattura scomposta alla spalla e una lesione alla caviglia. 

Trasportato da un’ambulanza del 118 all’ospedale Santa Croce di Fano, il ragazzino è stato ricoverato con una prognosi di 30 giorni. Tensione sul luogo dell’incidente, prima dell’arrivo dei soccorsi, dove si sono radunate decine di persone, attirate del fragore dell’impatto e dalla lunga fila di veicoli bloccati, mentre il papà del piccolo, disperato, batteva i pugni sul cofano dell’auto che aveva investito il figlio. Straziante lo scenario che si è presentato agli occhi dei presenti, passanti e ospiti del camping, che facevano ritorno in tenda dopo aver trascorso la serata in città. Il bimbo giaceva sul selciato, la sua bici scaraventata a decine di metri, suo papà cercava di rincuorarlo, attorniato dalle persone che stavano attraversando la strada con lui, sfuggite per un soffio a quell’auto impazzita.

Imprecazioni e accuse, rivolte al conducente della vettura rimasto sul posto, hanno trasformato la disperazione in rabbia. L’uomo ha rischiato di essere linciato dalla folla inferocita. Provvidenziale l’intervento dei carabinieri del nucleo Radiomobile, giunti poco dopo sul luogo per i rilievi, che hanno placato gli animi. Sentite le testimonianze e compiuti gli accertamenti, a loro spetterà ricostruire la precisa dinamica dell’incidente. Intanto l’auto coinvolta è stata posta sotto sequestro e il conducente denunciato per guida in stato di ebbrezza. Il personale del camping ha fatto presente che l’attraversamento pedonale è molto pericoloso, così come tutto il tratto della statale che attraversa Metaurilia, teatro di frequenti incidenti, «perché non c’è un autovelox, che indurrebbe gli automobilisti a rallentare».