Fano, bambino rapito dalla madre rintracciato dalla polizia

Per oltre un anno la donna l'aveva tenuto lontano dal padre affidatario, impedendogli di andare a scuola e l'iscrizione sanitaria

Bambino che piange

Bambino che piange

Fano, 4 luglio 2020 - La madre lo aveva rapito tre anni fa, ma glielo aveva almeno fatto sentire ogni tanto al telefono, fino al marzo del 2019. Poi era sparita con il piccolo, per più di un anno, facendo completamente perdere ad un 32enne fanese le tracce di suo figlio. L’altro giorno però, dopo lunghe e laboriose indagini, la Polizia di Stato è riuscita a rintracciare quel bambino di 7 anni e restituirlo all’affetto del suo papà e dell’altro fratellino.

Andrea, il nome è di fantasia, e suo fratello di quattro anni più grande, Infatti, erano stati affidati al padre a seguito di sentenza di separazione coniugale emessa dal Tribunale di Pesaro nel novembre 2015. Ma la donna era fuggita con i bambini, rifugiandosi in una località inizialmente ignota e poi identificata in un quartiere di Napoli. Dopo una lunga battaglia legale il padre era riuscito a ricongiungersi con il più grande dei bambini, oggi 11enne, mentre l’altro aveva continuato ad essere trattenuto illegittimamente dalla madre che, ogni tanto, consentiva al padre di sentirlo e persino vederlo. Fino al marzo dell’anno scorso quando, intuendo che le forze dell’ordine sarebbero intervenute per riportare il piccolo a Fano dal padre, aveva fatto perdere le proprie tracce. Per non farsi trovare, poi, aveva evitato di iscrivere il bambino a scuola omettendo persino l’iscrizione sanitaria. Persino nel periodo del Covid.

In tale difficile contesto gli agenti dell’Ufficio Minori del Commissariato di Fano, diretti dal dirigente dottor Stefano Seretti, in collaborazione con i colleghi dei Commissariati di Polizia di Frattamaggiore e Aversa, nelle province di Napoli e Caserta e con il coordinamento della Procura di Pesaro, sono comunque riusciti a rintracciare la donna. In particolare le indagini consentivano, dopo ben quattro anni di difficili ricerche, di individuare madre e figlio in provincia di Caserta e di ricongiungerlo al fratello maggiore ed il padre. La donna veniva quindi segnalata per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e sottrazione di persone incapace.