Pergola, carabinieri speronati e feriti. Sgominata la banda

Arrestato il quarto componente della banda di ladri rom che nel marzo scorso aveva speronato l'auto dei carabinieri di Pergola, ferendone due

Carabinieri (Germogli)

Carabinieri (Germogli)

Pergola (Pesaro-Urbino), 7 novembre 2017 - Dopo 8 mesi di indagini serrate è stato catturato a Zagarolo, nelle vicinanze di Roma, il quarto componente della banda di ladri che nel marzo scorso aveva speronato l'auto dei carabinieri di Pergola, causando il ferimento di due militari.

E' esattamente il 9 marzo quando una banda di rom di origine croata con base a Zagarolo viene intercettata dai carabinieri della stazione di Pergola subito dopo aver messo a segno l’ennesimo furto. I quattro malviventi per guadagnare la fuga, prima speronano col loro veicolo l’auto dell'Arma, e poi, non riuscendo a proseguire la marcia, scendono dal mezzo e si disperdono nei campi. Due di loro vengono arrestati nell’immediato e un terzo è catturato a Frontone dopo una prolungata battuta di ricerca condotta con numerosi carabinieri della Compagnia di Fano, unità cinofile e la sorveglianza aerea dell’Aero Club di Fano.

Sfugge, invece, all'arresto l’autista che aveva lanciato la macchina contro quella con i due carabinieri a bordo i quali, sebbene a 'caldo' riescono a bloccare due dei ladri, per i postumi dello speronamento subiranno un percorso di cura e riabilitazione di molti mesi. Terminata, senza esito, la ricerca sul terreno, iniziano le attività investigative condotte dalla stazione di Pergola per individuare il quarto componente dalle banda e fondamentale per il loro avvio sono le telecamere con lettori targhe istallate dal Comune di Pergola, che permettono di memorizzare tutte le autovetture transitate nelle ore successive allo speronamento.

Proprio dall’analisi delle targhe, infatti, ne emerge una riconducibile ad un soggetto proveniente da Zagarolo legato da rapporti di frequentazione con i componenti del gruppo criminale. Il controllo incrociato delle celle telefoniche, poi, restringe la cerchia finché, grazie alla comparazione del DNA estrapolato dall’autovettura con quello dei sospetti si arriva all’identificazione del colpevole.

Gli inconfutabili elementi raccolti dai carabinieri permettono al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pesaro di emettere un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo che, però, nel frattempo è scappato in Crozia, abbandonando il campo rom e la sua famiglia. I carabinieri della stazione di Zagarolo, avuto il provvedimento di cattura dai colleghi di Pergola, non demordono e attendono pazientemente il ritorno del ricercato ed appena percepiscono la sua presenza in Italia fanno irruzione nell’abitazione della moglie.

L'uomo, Jovanovic Goran, 36 anni, avvertito dell’arrivo dei militari si dà alla fuga in aperta campagna, ma dopo 5 ore di fuga viene catturato e condotto al carcere di Rebibbia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, furto in abitazione, rapina, danneggiamento, ricettazione e tentato omicidio.