Fano, presa la banda del self service / FOTO

In quattro in manette per furto aggravato: ecco l'operazione "Crash" dei carabinieri

Fano, presa la banda del self service (Fotoprint)

Fano, presa la banda del self service (Fotoprint)

Pesaro, 7 maggio 2018 -  Avevano appena scassinato la colonnina del self service del distributore Ip Matic di Metaurilia e “pescato” con lo scotch biadesivo diverse migliaia di euro. Ma non sapevano di essere già sotto gli occhi dei carabinieri della compagnia di Osimo, i quali li hanno lasciati finire il lavoro e poi, con il rinforzo dei colleghi di Fano, gli sono piombati addosso e hanno fatto scattare le manette ai polsi.

A finire in arresto, domenica mattina verso le 5, con l’accusa di furto aggravato, sono stati quattro romeni, tutti originari di Galati, L.G., 25 anni, D.I.G., 21 anni, I.C., 21 anni e D.C.I., 33 anni, quest’ultimo considerato il “capobanda”, il quale, a differenza degli altri che sono tutti incensurati, ha invece diversi precedenti per reati contro il patrimonio. Dopo aver abbandonato passamontagna e guanti in mezzo i campi e provato a darsi alla fuga sulla statale 16, direzione Nord, i militari di Osimo e Fano li hanno seguiti e fermati al casello autostradale della città della Fortuna.

BANDA SELF SERVICE_30926503_195402
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Ieri mattina, i romeni sono finiti davanti al giudice Paolo De Luca per la direttissima. Dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha disposto la misura dei domiciliari che i quattro sconteranno da familiari o amici a Roma e Venezia. Gli arrestati, tutti senza fissa dimora sul territorio nazionale italiano, celibi, nullafacenti, ma risultati domiciliati all’Hotel Medi Garden Resort di Alba Adriatica, sono al centro di un’indagine ancora in corso tra le Procure di Pesaro (pm Silvia Cecchi) e di Ancona e su cui c’è ancora il massimo riserbo.

Quello di sabato notte, sarebbe infatti solo l’ultimo colpo messo a segno dalla banda. Per gli inquirenti di Osimo, i quattro sarebbero gli autori di una serie di assalti a self service e casse continue di diversi distributori di carburanti tra le Marche e l’Abruzzo. Le indagini sono state avviate a inizio anno in collaborazione con i carabinieri delle compagnie di Alba Adriatica, in provincia di Teramo, e Fano, e continuate dopo l’assalto del 10 febbraio 2018 al “Q8” ad Aspio di Camerano.

Qui, i banditi erano riusciti a scardinare tre colonnine self-service, appropriandosi di un bottino di circa 8mila euro e provocando danni per circa 35mila euro. Le indagini, coordinate dal maggiore Raffaele Conforti, comandante della Compagnia di Osimo, e dal luogotenente, Luciano Almiento, comandante del Norm osimano, hanno reso possibile la ricostruzione del modus operandi della banda e l’individuazione di un’auto sospetta, una BMW rossa, serie 3 SW, con targa romena della provincia di Galati che i quattro hanno usato per gli spostamenti tra Marche e Abruzzo.

Nei giorni scorsi, la gang avrebbe messo a segno altri furti analoghi tra Teramo e Macerata dove avrebbero provato a scassinare un'altra colonnina del self service, ma senza successo. È stato l’allarme a metterli in fuga, ma a consentire la loro identificazione. Così, sabato notte, è scattata l’operazione “Crash” che ha visto entrare in azione i militari con un servizio di pedinamento. Verso le 3.30, la Bmw rossa è stata vista sfrecciare lungo la statale 16, all’altezza di Fano, in direzione nord.

E fermarsi al distributore IP Matic, da cui sono scese tre persone con volto coperto da passamontagna nero, guanti rossi e in mano gli attrezzi da scasso. Nel frattempo, i carabinieri di Osimo e di Fano hanno circondato l’area e impedito ogni via di fuga. Finito il furto, la Bmw con a bordo il quarto uomo è tornata a riprendere gli altri. Fermati e arrestati poco dopo al casello, dalla perquisizione sul posto, sia sul veicolo che sulle persone, sono saltati fuori circa 5mila euro, 11 telefoni cellulari, alcuni attrezzi da scasso, torce elettriche e rotoli di biadesivo.