Barriere antirumore Fano. "Copriranno la Rocca"

Sindaco e albergatori contro il progetto: "Un danno inaccettabile"

Barriere anti rumore lungo la ferrovia

Barriere anti rumore lungo la ferrovia

Fano, 2 febbraio 2019 - Le mura della città e la Rocca Malatestiana ‘coperte’ da barriere antirumore alte fino a 8 metri. E’ il rischio che corre Fano se dovesse andare avanti il progetto di Rfi e ministero delle Infrastrutture di installare barriere fonoassorbenti lungo la linea ferroviaria. «Un danno inaccettabile» per il sindaco Massimo Seri che si è unito alla protesta degli altri primi cittadini marchigiani. «Un progetto – afferma Seri – che sta suscitando tra gli amministratori delle città costiere preoccupazioni più che fondate e che condivido pienamente». Ad allarmare Seri, che ha già chiesto un incontro con Rfi, è il fatto che a Fano i binari corrono sotto le mura cittadine e la stessa Rocca Malatestiana si affaccia sulla linea ferroviaria. «Una eventuale ‘murata’ – fa notare Seri – li nasconderebbe alla vista facendo riverberare i rumuri verso la città soprastante». D’accordo con il sindaco, il presidente degli Alberghi Consorziati Luciano Cecchini: «C’è il muro tra Stati Uniti e Messico voluto da Trump? A Fano ci penserà Rfi a creare un muro tra il centro storico e il mare».

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Un progetto che dal punto di vista estetico, Cecchini boccia senza appello portando ad esempio l’impatto delle barriere antirumore lungo l’interquartieri. Il sindaco Seri è deciso ad «evitare eventuali danni paesaggistici e ambientali a contesti urbani, anche di pregio, già in parte compromessi dalla stessa presenza della linea ferroviaria che, a mio avviso, dovrebbe essere spostata». Nella lettera spedito a Rfi, Seri sollecita un incontro con tutti i sindaci «per discutere le soluzioni più idonee per rispettare la legge e soprattutto per tutelare l’immagine e gli interessi culturali e turistici della nostra città».

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«Sono d’accordo con il sindaco – aggiunge Cecchini – le barriere antirumore sono un errore per la città, ma anche per i turisti che, arrivando in treno, non vedranno più il mare». A richiamare l’attenzione dei colleghi delle 21 città costiere delle Marche sono stati i sindaci di Ancona e Falconara che hanno invitato i sindaci a protestare e ad invitare ministero e Rfi a individuare soluzioni alternative.