Ancona, morti in discoteca. Rose e cuori bianchi al funerale di Benedetta Vitali

La piccola chiesa di Santa Maria del Carmine non è riuscita a contenere le migliaia di persone (tra le 2 le 3mila secondo la polizia) riunite per 'Beba'

Il funerale di Bendetta Vitali (Fotoprint)

Il funerale di Bendetta Vitali (Fotoprint)

Fano (Pesaro Urbino), 15 dicembre 2018 - La piccola chiesa di Santa Maria del Carmine non ce l'ha fatta ad accogliere le migliaia persone (tra le 2 le 3mila secondo la polizia) che vi si sono riversate questa mattina per dare l'ultimo saluto a Benedetta Vitali, la quindicenne Fanese vittima della strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo. Molti hanno dovuto partecipare rimanendo sul sagrato e tutt'intorno alla chiesa, uniti in un simbolico abbraccio alla famiglia.

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All'interno i compagni di classe con una rosa bianca in mano, le compagne di squadra della Virtus Volley Fano in divisa, le autorità con il prefetto e il sindaco con la fascia tricolore, le forze dell'ordine in uniforme e 11 preti a concelebrare vestiti di viola con don Gianni.

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Al centro della chiesa stracolma di gioventù e dolore, una bara di legno chiaro inondata di rose con sopra una cornice con la bella immagine sorridente di Beba da cui spuntava una maglietta rossa con la V della società sportiva di cui Benedetta Vitali era una giovane promessa.

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Palloncini bianchi per Asia
Palloncini bianchi per Asia

A don Gianni Petrone è toccato il compito di spiegare il mistero della vita così breve di una quindicenne ben voluta da tutti. "Benedetta ha chiuso gli occhi quaggiù, ma li ha aperti davanti al Signore che l'ha abbracciata. Benedetta ci ha preceduto, purtroppo, nella pienezza di tutto, dove dovremo tornare anche noi. Per noi però è terribile e ci dobbiamo aiutare". Poi un appello a tutti quei giovani con gli occhi rossi e gonfi di lacrimei: "Ragazzi, ricordatevi di venerare la vita, di custodirla perché Dio ce l'ha data per sempre. Benedetta da lassù prega per noi, ci aiuti ad essere solidali, a stare insieme e ad aiutarci in questi momenti difficili". Anche nella preghiera dei fedeli le parole sono state tutte per Benny: "Per noi è impossibile capire: oggi non ti chiediamo Dio perché ce l'hai tolta, ma ti ringraziamo per avercela data". 

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Asia Nasoni
Asia Nasoni
Dopo la benedizione del feretro, 9 persone hanno preso la parola dal pulpito, per ricordare la dolce Benedetta. Per primo il fratello Francesco che ha chiesto a tutti di continuare a restare accanto alla famiglia in questo momento di estremo dolore: "Sarà difficile tornare alla normalità, non esiste sutura capace di cucire una ferita così grande". Poi un'insegnante del Nolfi, una catechista che l'aveva preparata per la prima comunione, un'amica che ha ringraziato la famiglia per averle "dato forza nonostante il loro dolore", le compagne della Virtus, le compagne di scuola... tutti l'hanno dipinta come una ragazza esemplare, educata raffinata e sempre allegra e sorridente. Anche il parroco del Porto, commosso, ha voluto donare ai presenti il suo ricordo di Benedetta: "Una bambina che ha sempre dimostrato una grande fede".

Per ultimo don Steven che ha invitato tutti alla messa dei giovani di venerdì prossimo alle 19 al Vallato, "un anticipo del Natale ricordando Benedetta, Asia e Mattia... perché abbiamo ancora bisogno di stringerci tanto".

Ad attendere il feretro all'uscita... un volo di cuoricini bianchi e in caldo applauso per "una farfalla bianca che ora vola libera".