Biodigestore di Barchi, arriva il via libera

Manca qualche dettaglio tecnico, ma la conferenza dei servizi ha dato l’ok al procedimento. Il sindaco Sebastianelli: "Ci opporremo"

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Manca qualche dettaglio tecnico, ma la scelta da parte della conferenza di servizi è sostanzialmente fatta: via libera al biodigestore di Barchi. E’ l’estrema sintesi della riunione ‘decisoria’ (non ce ne saranno altre) del procedimento in capo alla Provincia, svoltasi ieri mattina, durante la quale ai pareri favorevoli che erano già stati pronunciati dagli uffici regionali e da vari altri enti (tra cui Asur, Soprintendenza e Vigili del fuoco), si è aggiunto l’ok con prescrizioni dell’Arpam, mentre il Servizio ambiente della Provincia ha detto che sarà in grado di emanare il parere di competenza non appena gli arriverà un ultimo blocco di documenti dalla ditta Feronia srl. A quel punto, ci saranno tutti i presupposti per il rilascio del Pau, il provvedimento unico autorizzatorio; nonostante la netta contrarietà al progetto di Terre Roveresche, che anche ieri, attraverso il sindaco Antonio Sebastianelli, ha ribadito il ‘no’ sotto il profilo urbanistico, il diniego alla necessaria variante, il parere contrario in ordine alla viabilità e ha ricordato a tutti i partecipanti alla riunione, tenutasi in modalità online, che "la Costituzione attribuisce ai comuni la gestione del territorio".

In attesa che i passaggi tecnici si perfezionino e che l’autorizzazione venga messa nero su bianco, va ricordato che il progetto del’impianto da 40mila tonnellate per il trattamento integrato anaerobico aerobico di rifiuti non pericolosi per la produzione di biometano e ammendante prevede un perimetro complessivo dell’opera di 13 ettari nelle vicinanze della discarica chiusa nel 2014. Fra la ditta Feronia srl (con sede nel fermano) e il proprietario del terreno, residente fuori comune, ci sarebbe già un contratto preliminare di compravendita. La tempistica per la realizzazione del biodigestore è prevista in 17 mesi, con un costo stimato inizialmente di 19milioni e 800mila euro, che per effetto dell’aumento medio dei prezzi delle materie prime appare destinato a crescere all’incirca del 36%, superando i 27milioni. Al termine della conferenza, il sindaco Sebastianelli ha detto: "Ci batteremo in tutte le sedi per far rispettare la decisione del nostro Comune, facendo ricorso alla giustizia amministrativa e chiedendo la sospensiva dell’eventuale procedimento realizzativo. Il consiglio comunale di Terre Roveresche si è espresso da subito in maniera netta contro il biodigestore per ragioni obiettive che riguardano la viabilità, la mancanza delle risorse idriche e la necessaria salvaguardia di un territorio che ha nella sua bellezza e nelle eccellenze enogastronomiche i presupposti per il suo rilancio".

Sandro Franceschetti