Biodigestore, è già polemica sull’accordo

Pedini: "Mancano visione e strategia". Busca: "Irricevibile per il consiglio". Cora Fattori: "Dov’è la commissione Garanzia e Controllo?"

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di Anna Marchetti

L’accordo tra Aset, Feronia e Acea, per la costruzione del biodigestore a Barchi, non piace al consigliere Giampiero Pedini pronto, si dice, a uscire dalla maggioranza se la proposta dovesse arrivare in consiglio comunale. Finora silenzioso nel rispetto del suo ruolo di consigliere di maggioranza, Pedini di cose da dire ne ha diverse. "In quella proposta mancano visione e strategia a lungo termine, così rischiamo di incrinare definitivamente i rapporti con Mms. Inoltre mi chiedo cosa succederà con le prossime gare euopee (gas nel 2023, acqua nel 2028 e igiene ambientale nel 2030 o nel 2050 ndr), soprattutto nel settore dell’idrico?".

E ancora Pedini: "Penso che a Barchi si smaltiranno i rifiuti di Roma". Per Tiziano Busca del Psi, la proposta di accordo Aset-Feronia-Acea "è irricevibile per il consiglio comunale" in quanto contraria alle due mozioni, approvate con il voto dell’opposizione e di una parte della maggioranza (l’area minardiana del Pd e In Comune ndr). Mozioni che chiedevano la partecipazione maggioritaria dei soci pubblici e la possibilità per Aset di incidere nella governace di gestione e nella determinazione delle tariffe di conferimento. "La soluzione tecnica proposta, oltre ad arrivare in ritardo rispetto al 15 ottobre 2021, insiste Busca – è in contrasto con la volontà politica espressa in quelle mozioni perchè Aset avrà una quota del 30%, minoritaria rispetto a Feronia e ad Acea. I ‘suonatori’ tornano a casa con le pive nel sacco, anzi possiamo dire che hanno fatto harakiri: l’unica soluzione è riaprire le trattative con Mms". E ancora Busca: "Con quali soldi Aset dovrebbe partecipare alla nuova società? Inoltre sarebbe stato opportuno un confronto con tutti i soci di Aset evitando tensioni e invasioni sul territorio". "E’ stato bello – commenta ironica Cora Fattori (Più Europa) – leggere sui giornali l’esito della manifestazione d’interesse, mentre nessuno si è preoccupato di avvisare i consiglieri che i documenti erano stati pubblicati sul sito del Comune. Dov’è la commissione Garanzia e Controllo?". Aggiunge Fattori: "Pensavo che il consiglio avrebbe avuto la possibilità di valutare più proposte, prendo invece atto che ce ne sottoporranno una sola".

Parla di "mal di pancia e irritazione" nella maggioranza, il consigliere del Pd Enrico Fumante (Futuro democratico): "Si aprono le porte ad una società non del territorio che cala nella nostra provincia spinta solo da motivi finanziari".