Biodigestore, il comitato insorge: "La Regione tuteli tutti i territori"

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"Ci appelliamo alla Regione perché prenda una posizione forte a tutela del territorio nella sua totalità, senza fare ‘figli e figliastri’". E’ la richiesta del comitato cittadino ‘A difesa del territorio’, che sta combattendo a fianco dei comuni di Terre Roveresche, Mondavio e Fratte Rosa per impedire la realizzazione del biodigestore di Barchi. Lo spunto da cui parte la nota del comitato è la recente proposta di legge regionale (la Pdl n. 145), depositata dai consiglieri di Forza Italia Marcozzi e Pasqui con la condivisione dell’assessore all’ambiente Stefano Aguzzi, volta a disciplinare la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra e sugli specchi d’acqua. "Una proposta di legge che, ‘provvidenzialmente’ – riprende il comitato –, potrebbe ostacolare la realizzazione del parco agrivoltaico previsto a cavallo tra i comuni di Fano e Cartoceto. Per l’impianto di biodigestione di Barchi, invece, la Regione non ha fatto nulla, anzi, ha espresso pareri tecnici favorevoli durante la conferenza di servizi gestita dalla Provincia. Ma anche il nostro è un territorio da tutelare, a forte vocazione agricola e con un altissimo valore storico, culturale e architettonico. Basta citare la Rocca Roveresca di Mondavio, a meno di 1 km dal sito".

"Per di più – aggiunge –, rispetto ad un impianto fotovoltaico, il biodigestore ha l’ulteriore aggravante di essere una ‘attività insalubre di prima classe’. A dispetto dell’aggettivo ‘bio’ l’impianto proposto per Terre Roversche rappresenta a tutti gli effetti un’industria del rifiuto, collocata in zona agricola, in mano a privati che importeranno i rifiuti da ogni parte d’Italia come succede in qualsiasi altro mercato e attività speculativa". Di qui l’istanza ai vertici regionali: "Per questo, facciamo nuovamente appello all’assessore Aguzzi, che quando venne ospite ad una nostra assemblea pubblica dichiarò la sua contrarietà ad una scelta così scellerata (quella di realizzare il biodigestore a Ca’ Rafaneto di Barchi, ndr), ma che poi non ha dato seguito alle sue affermazioni. Ed esortiamo l’assessore Baldelli a prendere atto della carenza delle infrastrutture che dovrebbero servire un’attività di così grande scala: strade, acquedotto, distribuzione elettrica e del gas. La Regione Marche – conclude la nota – deve adottare comportamenti uniformi sull’intero territorio, da Gabicce a San Benedetto, e dal mare all’ultimo centimetro di Appennino".

Sandro Franceschetti