Biodigestore, lavori al via entro fine ottobre

Feronia è pronta a partire con la costruzione dell’impianto da cinquantamila tonnellate a Barchi, accanto all’area dell’ex discarica

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di Anna Marchetti

Feronia pronta a partire con la costruzione del biodigestore anaerobico da 50mila tonnellate a Barchi, accanto all’area dell’ex discarica, (40 mila tonnellate di organico e 10 mila di verde). "I lavori – fanno sapere da Feronia – saranno avviati entro le fine del mese di ottobre". L’obiettivo è far entrare in funzione l’impianto entro il 31 dicembre 2023, beneficiando così della proroga sugli incentivi statali per la produzione di metano.

"Dobbiamo correre – commentano dall’azienda – non abbiamo tempo da perdere". Per la realizzazione del nuovo impianto serviranno circa 27 milioni di euro che Feronia reperirà attraverso le banche e i finanziatori privati. L’autorizzazione da parte della Provincia alla costruzione del biodigestore da 50mila tonnellate risale a giugno di quest’anno, ottenuta dopo un iter lungo e complicato. Per Feronia si tratta "di un impianto strategico con ricadute positive sul territorio, sia dal punto di vista sociale sia sotto il profilo occupazionale".

Il nuovo impianto produrrà metano sia per l’autotrazione sia per alimentare parte del fabbisogno energetico della provincia di Pesaro e Urbino. Quello di Feronia sarebbe il primo biodigestore in costruzione nella provincia, mentre nella stessa regione Marche così come nella regioni limitrofe sputano nuovi impianti, rendendo sempre più difficile il reperimento dei rifiuti organici. Da ricordare che oltre al biodigestore, il progetto di Feronia prevede la riqualificazione dell’area dell’ex discarica di Barchi e la sua gestione per i prossimi 30 anni. Intanto si attendono gli sviluppi della manifestazione di interesse indetta dal Comune di Fano per individuare il partner di Aset nella costruzione del biodigestore di Barchi (erano già state selezionate Feronia e Acea), tra polemiche e scontri politici. Contro l’eventuale accordo Aset, Feronia e Acea, gli amministratori, i cittadini e le associazioni di Terre Roveresche, Mondavio e Fratte Rosa, nel mese di luglio, hanno organizzato una manifestazione pubblica a Fano alla quale hanno partecipato anche esponenti della maggioranza di centrosinistra. Nonostante sia pendente un ricorso al Tar, Feronia non si ferma e procede spedita verso la realizzazione del biodigestore. Così come andrà avanti la manifestazione d’interesse: si parla di un possibile incontro tra tutti i soggetti interessati (Comune, Aset, Feronia e Acea) proprio per la fine del mese di ottobre. Nel frattempo, dalla Provincia, fanno sapere che procede anche l’iter autorizzativo per l’impianto di Talacchio da 105mila tonnellate che intende realizzare Marche Multiservizi, attraverso la società di scopo Green Factory.

"Non c’è alcuno stop – commenta il presidente della Provincia, Giuseppe Paolini – manca l’ultimo incontro che deve ancora essere fissato. In questo momento la mia priorità non è il biodigestore, ma aiutare le popolazioni di Cantiano, Frontone, Serra Sant’Abbondio e Pergola".