Fano (Pesaro Urbino), 15 marzo 2018 - La bomba che, per quasi 24 ore, ha tenuto la città sotto scacco sarà fatta brillare, tempo permettendo, lunedì mattina. Opererà lo stesso gruppo di 10 sub del Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare, guidati dal capitano di corvetta Therry Trevisan che, nella notte tra martedì e mercoledì scorsi, ha reso inoffensivo l’ordigno ritrovato a Sassonia (viale Ruggeri-lato viale Adriatico) nel cantiere di Aset spa (FOTO).
La bomba sganciata da un aereo inglese, nella seconda guerra mondiale, da mercoledì è in fondo al mare (VIDEO) a due miglia dalla costa e la zona interdetta alla navigazione descrive un ampio settore circolare. Il porto di Fano è comunque accessibile dal versante nord, lato su cui si deve entrare e uscire dal porto.
Il monitoraggio dell’area è assicurato dalle motovedette della guardia costiera di Ancona, Pesaro e Fano e dalle motovedette della Guardia di Finanza del reparto operativo navale di Ancona. Non ci sarà invece bisogno dell’intervento dei 6 artificieri del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore di Bologna che martedì notte, coordinati dal capitano Podestà, hanno imbragato la bomba portandola a 14 metri di profondità.
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