Fano, fatta brillare la bomba pescata dal Jamaica / FOTO e VIDEO

L'ordigno è esploso alle 10,10. Guarda il video

La bomba è stata fatta esplodere alle 10,10

La bomba è stata fatta esplodere alle 10,10

Fano (Pesaro e Urbino) 15 aprile 2018 - Alle 10:10 di questa mattina è scattata l’ora X. È stata quella l’ora “fatidica” per neutralizzare l’ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale pescato e rigettato immediatamente in mare lunedì scorso dal motopeschereccio Jamaica (VIDEO). I palombari del nucleo Sdai (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare di stanza in Ancona sono salpati dal porto di Senigallia per raggiungere lo specchio acqueo a 5 miglia dalla costa di Marotta, interdetto con l’Ordinanza n. 15/2018 dell’Ufficio Circondariale Marittimo-Guardia Costiera di Fano.

La partenza della motovedetta

Dopo tutte le verifiche del caso per il completo sgombero dell’area marina interdetta, e lo sparo della cariche di prova, è avvenuto con pieno successo il brillamento, che ha alzato la caratteristica fontana d’acqua di 20 metri circa. “E’ stato un grande lavoro di squadra – si legge in una nota del comandante della Capitaneria di Porto Provinciale, capitano di fregata Silvestro Girgenti - : in primis il Nucleo SDAI della Marina Militare di Ancona che ha operato con grande precisione e consueta professionalità, sfidando la torbidità delle acque, e quindi, i mezzi nautici della Guardia Costiera di Ancona, Pesaro, Fano, Senigallia, che, sotto il coordinamento generale dell’intera attività della Prefettura di Pesaro ed Urbino, e quello operativo della Direzione Marittima Anconetana, sin dalla data di rilascio in mare dell’ordigno, per giorni e giorni si sono spesi in un puntuale pattugliamento marittimo sul limite della zona interdetta, garantendo preventivamente alle operazioni di brillamento e nel corso delle stesse la necessaria cornice di sicurezza”.

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La Guardia Costiera coglie l’occasione per tornare a raccomandare a tutti gli utilizzatori del litorale, e del mare in genere, di segnalare immediatamente, anche tramite il numero di emergenza 1530, eventuali o materiali similari anche se solo sospetti, adottando la conseguente massima prudenza, ovvero evitando ogni contatto con gli oggetti rinvenuti, pure se di ridotte dimensioni, e mantenendo la distanza di sicurezza.