Bus, fermata pericolosa "Trappola spigoli vivi"

Il leader di minoranza Bonacorsi all’amministrazione: "Quel cemento è una vera e propria insidia per veicoli e pedoni"

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Il leader del gruppo di minoranza consiliare ‘Futura’, Anteo Bonacorsi, mette sotto accusa tre piazzole per la fermata del trasporto pubblico locale lungo via Cesanense, tra Mondolfo e Marotta, considerate, almeno allo stato attuale, "molto pericolose per pedoni, ciclisti, centauri e conducenti di auto". "Facendo un giro lungo via Cesanense – spiega il consigliere -, ci troviamo tre nuove piazzole per le fermate degli autobus che non sono altro che solette in cemento armato, al momento senza nessuna rampa per i disabili. Oltre al fatto che non si capisce se tali opere siano terminate o meno, e dunque, qual è lo stato dei lavori, cosa già di per sé piuttosto grave, non ci capacitiamo di come si possa lasciare per mesi una struttura così pericolosa, con angoli vivi in cemento, che potrebbero essere estremamente insidiosi per il passaggio di gente a piedi, cicli e auto, senza una segnalazione di pericolo o una protezione. Occorre evidenziare, infatti, che quelle solette sono lì da almeno 90 giorni".

Bonacorsi aggiunge: "Non riesco a capire come sia possibile che nessuno dell’amministrazione abbia valutato la questione. Un’amministrazione che, per altro, ha aderito, con apposita delibera di giunta, all’iniziativa ‘R.a.r.e. – Registro rampe raccordate – proposta dalla cooperativa sociale ‘Bandiera Lilla’, che prevede di inserire nei capitolati di appalto relativi ai lavori di asfaltatura e di manutenzione del manto stradale, tra gli obblighi a carico dell’impresa appaltatrice quello di ‘raccordare a regola d’arte e senza che resti alcuno scalino, tutte le rampe e gli scivoli pedonali nel tratto interessato dall’intervento’, dimostrando una giusta sensibilità per la problematica dell’abbattimento delle barriere architettoniche". "Spero davvero – termine il portavoce di opposizione -, che si ponga rimedio in fretta".

Sandro Franceschetti