Fano, il Caicco dei turisti si schianta contro il pontile

Guasto meccanico per il ‘Regina Isabella’: abbattuto parte del ‘quadro’

A PEZZI Il ‘Quadro’ appartiene all’associazione Aps, che lo usa per cene e intrattenimento

A PEZZI Il ‘Quadro’ appartiene all’associazione Aps, che lo usa per cene e intrattenimento

Fano, 18 giugno 2019 - «Un tonfo assordante nel cuore della notte», così è stato descritto da alcuni ragazzi l’impatto del Caicco, la celebre goletta turistica «Regina Isabella», contro il pontile di un casotto per la pesca, il tradizionale «quadro», avvenuto durante la notte tra sabato e domenica, lungo il molo dell’imboccatura del porto, a pochi metri dal faro verde. L’imbarcazione, ancorata dinanzi alle spiagge del Lido, in fase di manovra, per motivi in corso di accertamento, ha avuto un guasto meccanico all’invertitore di marcia. Cosicché, spinta dalle onde, sarebbe finita con il «bompresso», l’albero montato a prua e lungo cinque metri, contro la struttura destinata alla pesca, di proprietà dell’Aps, l’associazione pesca sportiva di Fano.

Notevoli i danni provocati al pontile, che in seguito all’urto è in parte crollato, mentre la goletta non avrebbe riportato conseguenze di rilievo, soprattutto allo scafo, che non avrebbe urtato il molo. A lanciare l’allarme, svegliati di soprassalto dal fragore dell’impatto, alcuni ragazzi che dormivano nel «quadro» accanto a quello colpito, dopo che si erano intrattenuti a una festicciola in spiaggia fino a tardi. Sul posto sono intervenuti i militari della Capitaneria di porto, che hanno effettuato i rilievi di legge, tesi a ricostruire la dinamica dell’incidente e stabilire le cause. Sconforto da parte dei rappresentanti dell’associazione proprietaria della struttura, che si sono detti preoccupati per i danni subiti e per tempi lunghi necessari per la riparazione: «Il nostro ‘quadro’ è stato realizzato seguendo un accurato progetto, che ha riprodotto le strutture per la pesca come erano nei primi decenni del ‘900. Ora lo usiamo per cene e intrattenimento, oltre che per pescare. All’interno c’è una cucina attrezzata. Per noi è un luogo di incontro e socializzazione a cui teniamo molto».

L’armatore del Caicco, Enzo Tinto, si è scusato con i proprietari, dicendo loro di avere dato mandato agli assicuratori di risarcire il danno. «Eravamo costretti alla fonda da 20 giorni – ha spiegato Tinto – in un tratto di mare esposto ai venti, che comprometteva le condizioni di sicurezza, tanto che dalla spiaggia tutti ci avevano notato. Se ci avessero concesso un posto barca all’interno del porto, come avevamo richiesto da tempo, l’incidente non sarebbe successo. Invece non ci era possibile nemmeno entrare. Purtroppo la burocrazia complica molto le cose, tra l’iter da seguire e i tempi di attesa. Voglio sperare che, dopo quanto accaduto (che non è dipeso da imperizia ma da un increscioso guasto meccanico), ci venga finalmente assegnato un luogo all’interno del porto, per ormeggiare la goletta in sicurezza e svolgere il nostro servizio come sempre».

Il caicco, che si trova ormeggiato provvisoriamente nella zona dei cantieri navali, è stato riparato e riprenderà regolarmente i suoi viaggi turistici, che prevedono uscite lungo la costa, anche in occasione del festival del brodetto, che si terrà a luglio e durante il quale sono state organizzate degustazioni di pesce a bordo. «Siamo pronti a ripartire – ha assicurato Adolfo Ciuccoli, titolare della Toqui tour – e speriamo in condizioni meteo migliori di quelle di maggio».