Calcinelli, la guardia medica è un salto nel buio

Dal primo gennaio soppressi già tre turni. Un foglio sulla porta invita a ’rivolgersi ad altra sede’. La consigliera Khadem: "Intollerabile"

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Purtroppo anche la continuità assistenziale (guardia medica) di Calcinelli, che ha la propria sede alla Casa della Salute ‘Giorgio Scrofani’, in via Flaminia 27, sta presentando delle criticità, che si traducono nella sospensione del servizio. In questo mese di gennaio appena iniziato gli episodi di assenza del medico sono già stati tre, come documentato su Facebook dal cittadino Giovanni Battistelli: dalle 8 alle 20 di sabato scorso, dalle 20 di sabato alle 8 di domenica e dalle 20 di mercoledì alle 8 di ieri mattina. Ma già a novembre e dicembre si erano verificate situazioni analoghe, quasi sempre nei weekend o festivi.

"Per l’ennesima volta – ha scritto l’altra sera sul social network il signor Battistelli – ho trovato attaccato un foglio con la seguente dicitura: ‘Questa sede di guardia medica è chiusa. Per prestazioni non differibili o per consulti telefonici rivolgersi ad altra sede di guardia medica o al pronto soccorso. Per urgenza ed emergenza contattare il 118’. Siamo davanti ad una grossa criticità e chiedo aiuto all’amministrazione comunale, in modo che prenda contatti con i dirigenti di Asur per risolvere con tempestività la problematica".

E un ‘appello’ alla giunta Briganti l’ha già rivolto anche la consigliera di minoranza Alessandra Khadem, che spiega: "Nel consiglio comunale del 22 dicembre scorso, essendo venuta a conoscenza di alcuni disservizi che si erano già verificati, ho sollevato la questione, ma il sindaco e l’assessore competente hanno glissato. Sappiamo bene che il problema della carenza dei medici è generalizzato e che non si può risolvere con un colpo di bacchetta magica, ma bisogna anche tener conto che la guardia medica di Calcinelli serve un bacino di utenza, fra Colli al Metauro e Cartoceto, di ben 20mila abitanti ed è quindi un presidio di grandissima importanza. Non è tollerabile che il cittadino arrivi davanti alla porta e la trovi chiusa, con la sola indicazione di un numero di telefono. E se lo chiami rispondono da Fossombrone, precisando subito che per il nostro territorio non garantiscono visite domiciliari e che si ha bisogno occorre raggiungere la loro sede".

"Ripeto – conclude Khadem – il problema è grave, generalizzato e di difficile risoluzione, ma gli amministratori locali hanno il dovere di attivarsi e di fare il massimo confrontandosi con gli interlocutori in Regione, visto che sono anche della loro parte politica". Rimane molto critica, intanto, anche la situazione della guardia medica di Mondavio, dove da fine ottobre i turni sono stati coperti ‘a corrente alternata’ e se fino a dicembre un cartello indicava almeno le giornate di presenza del medico, ieri mattina il portone era chiuso e un sintetico avviso di Asur comunicava che "l’utenza che necessita della continuità assistenziale, qualora trovasse chiuso, dovrà rivolgersi alla sede distrettuale di Pergola chiamando lo 0721.739721". Insomma, ci si reca al presidio senza sapere se il medico ci sarà o meno.

Sandro Franceschetti