TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Campi distrutti da fauna selvatica. Gli agricoltori ancora in rivolta

Nel mirino il regolamento della Regione. Battaglia in aula di Ruggeri (M5S) e ricorso a Mattarella. .

Nel mirino il regolamento della Regione. Battaglia in aula di Ruggeri (M5S) e ricorso a Mattarella. .

Nel mirino il regolamento della Regione. Battaglia in aula di Ruggeri (M5S) e ricorso a Mattarella. .

Dopo la protesta choc dello scorso aprile nella sede dell’Ambito Territoriale di Caccia al Codma, dove l’agricoltore Andrea Busetto (foto) si era simbolicamente tolto il sangue davanti a cittadini e stampa per denunciare l’abbandono del mondo agricolo, la battaglia contro il nuovo regolamento regionale sui risarcimenti per i danni da fauna selvatica è approdata nelle sedi istituzionali. Prima un ricorso straordinario presentato da tre aziende della provincia (riconducibili a Lara Gambini, Christian Gualtieri e lo stesso Busetto) e dall’Unione Provinciale Agricoltori di Ancona (Upa), ed ora è anche il Consiglio regionale a farsi teatro dello scontro.

A intervenire, questa volta, è stata la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri, che ha denunciato in aula le "gravi criticità" di un regolamento ritenuto penalizzante e inapplicabile per molte aziende marchigiane. Per esempio, impone l’obbligo di opere di prevenzione – come recinzioni elettrificate – per accedere ai risarcimenti. Una previsione che, per Ruggeri, "è semplicemente irrealistica", visto che "è inconcepibile anche solo pensare di poter recintare centinaia di ettari di terreno coltivato". La consigliera pentastellata ha contestato anche la concessa moratoria di un anno "perché – spiega – non risolve i problemi".

Nel frattempo una parte del mondo agricolo ha già fatto ricorso al Presidente della Repubblica. Il ricorso — redatto dall’avvocato Settimio Honorati — contesta una normativa definita "irragionevole e discriminatoria", tramite norme che "minano la sostenibilità dell’agricoltura nelle aree collinari e interne delle Marche" e rischiano di portare "all’abbandono dei campi".

Tiziana Petrelli