Si lavora alla nuova palazzina dell’emergenza-urgenza: pronto il progetto esecutivo individuata la ditta, le prime opere sono partite. Si inizierà dal nuovo parcheggio da realizzare nell’area verde adiacente a quello attuale. Saranno creati tra i 170 e i 190 posti auto, accessibili sia da via Pizzagalli sia da via Vittorio Veneto.
"Garantiamo – ha spiegato l’architetto Nardo Goffi – il doppio ingresso, per rendere l’infrastruttura più sicura e gestibile". In una parte dell’attuale parcheggio sorgerà, invece, la nuova palazzina dell’emergenza-urgenza. "Un edificio – ha chiarito l’architetto Goffi – di quasi 5mila metri quadrati con caratteristiche sismiche ed energetiche di massima qualità. Questo significa che in caso di sisma, l’edificio non solo resisterà al terremoto ma permetterà di proseguire l’attività al suo interno, non risentendo dei movimenti del terreno. Il piano più basso, collegato al padiglione C, ospiterà i magazzini e la diagnostica, il piano terra il pronto soccorso mentre al primo piano ci saranno la medicina d’urgenza con 5 posti letto, la terapia intensiva e sub intensiva e l’Utic (terapia intensiva coronarica) con altri posti letto ciascuno. Al secondo piano saranno realizzate 4 sale operatorie all’avanguardia di cui una di 80 metri quadrati".
Il progetto è stato raccontato durante il consiglio comunale di ieri pomeriggio sulla sanità. Un dibattito lungo e articolato, con i consiglieri d’opposizione che hanno criticato duramente le scelte della Regione mentre quelli di maggioranza hanno messo in evidenza il lavoro di valorizzazione del Santa Croce svolto dal centrodestra. Per l’opposizione l’Atto aziendale "ha un approccio propagandistico che annuncia – così ha affermato il consigliere comunale del Pd Dimitri Tinti – grandi opere e promesse senza affrontare le criticità, dalle lunghissime liste di attesa alla carenza preoccupante del personale". Tinti ha poi posto l’attenzione sulla "sbandierata filiera politica tra l’amministrazione comunale e la Regione che non ha funzionato nemmeno sulla coincidenza tra distretti sanitari e ambiti sociali che si doveva realizzare entro il 31 dicembre 2023 e ed è stata rinviata per ben 2 anni fino alla fine del 2025. Era solo un pretesto per bloccare un progetto di miglioramento del welfare territoriale (Asp-azienda pubblica di servizi alla persone) approvato da tutti i 9 consigli comunali dell’Ambito Sociale". an. mar.