"Fano capitale europea della Cultura? Deve fare squadra"

Giordano, Confindustria: "Indispensabile l’alleanza con Pesaro e Urbino"

Massimo Seri, sindaco di Fano

Massimo Seri, sindaco di Fano

Fano (Pesaro e Urbino), 18 agosto 2019 «Per il progetto della Capitale Europea 2033 c’è bisogno di unità tra le città di Fano, Pesaro e Urbino: la divisione sarebbe un grave errore culturale». Il direttore di Confindustria Marche Nord Salvatore Giordano si dice contrario a candidature separate tra le tre città più importanti della provincia. Per l’unità del territorio si esprime anche Paolo Clini, il coordinatore scientifico del Centro studi Vitruviani, mentre l’associazione Valle Metauro invita i sindaci di Fano e Pesaro a cambiare idea sulla pista ciclabile e «a fare squadra con il sindaco di Urbino che vede nella ferrovia un’ancora di salvezza per togliere dall’isolamento Urbino».

«La collaborazione tra Pesaro, Urbino e Fano - insiste Giordano - è strategica soprattutto in un contesto economico come quello della nostra provincia che conta circa 350mila abitanti». E ancora: «Non capisco perché Fano non possa partecipare alla pari con le altre due città. Ha fatto bene Seri a scrivere a Ricci e Gambini per collaborare insieme. Così come penso che sarebbe un errore per Fano insistere a candidarsi in concorrenza con Pesaro e Urbino». «In queste competizioni internazionali, che sono sempre difficilissime, - aggiunge Clini - vincono i territori. Quindi avanti con le nostre identità territoriali e con Vitruvio, Raffaello e Rossini».

Anche all’associazione Ferrovia Valle Metauro piace la candidatura di Fano a Capitale Europea della Cultura, «ancor meglio se facendo sistema con le città vicine che ambiscono allo stesso traguardo. Ovviamente Pesaro e Fano da sole, nonostante la ricchezza di beni e di storia, non hanno molte chances e cercano giustamente l’alleanza con Urbino come polo trainante e con le caratteristiche ideali per essere Capitale Europea della Cultura». Aggiunge l’associazione: «Se la candidatura avesse valore territoriale includendo le ricchezze della Valle del Metauro, si avrebbe una tale quantità di siti archeologici, museali, paesaggistici e storici da far invidia a qualsiasi zona d’Italia». L’associazione tocca poi il tema che le è più caro per ricordare che «chi si è cimentato a Capitale della Cultura ha sempre dato grande peso ai collegamenti» e per invitare «il sindaco Seri a valutare l’impatto positivo che potrebbe avere sulla candidatura il ripristino della linea ferroviaria Fano - Urbino come mezzo principale di collegamento sul territorio interessato. Sarebbe un vero peccato che Rossini, Vitruvio, Raffaello e Bramante dovessero vedere il loro immane valore culturale svalutato dall’ipocrisia di pensare che le città possano essere connesse solo da biciclette o autobus con orari festivi, capacità e percorrenze imbarazzanti».