ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Carabinieri irrompono in due night club. Spuntano 23 lavoratrici in nero: multe salate

Si tratta del Paprikaclub di via Fragheto e Lo scrigno in via del Ponte. Sanzioni per 180mila euro ma i locali non hanno mai chiuso

Si tratta del Paprikaclub di via Fragheto e Lo scrigno in via del Ponte. Sanzioni per 180mila euro ma i locali non hanno mai chiuso

Si tratta del Paprikaclub di via Fragheto e Lo scrigno in via del Ponte. Sanzioni per 180mila euro ma i locali non hanno mai chiuso

Pesaro, 9 aprile 2025 – Il lavoro consiste nell’intrattenere i clienti, prendendo una percentuale sulle consumazioni. Più i clienti consumano in loro compagnia e più il compenso sale. Peccato che la quasi totalità delle lavoratrici tra i 25 e i 40 anni fosse in nero. È il risultato di un blitz dei militari del Nucleo Carabinieri in servizio presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro in due night fanesi: il Paprikaclub di via Fragheto e Lo scrigno Night Club in via del Ponte.

In entrambi è stata rilevata la presenza di un totale di 23 lavoratrici non regolarizzate. In uno dei due locali sono state trovate sei donne irregolari su otto, nell’altra attività la manodopera presente era totalmente irregolare, 17 su 17. Le verifiche hanno riguardato anche il rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e, anche in questo caso, sono state accertate gravi violazioni. Le ispezioni dell’arma hanno così portato a sanzioni amministrative e ammende per un totale di circa 180mila euro, oltre ad un recupero dei contributi evasi pari a circa 30mila euro.

Le lavoratrici identificate sono per lo più "figuranti di sala", ossia intrattenitrici del night con il compito di conversare con i clienti incoraggiandoli a consumare. Tra le dipendenti in nero è stata individuata anche una barista. Si tratta di donne italiane e non e, tra le straniere, la provenienza è per lo più dall’est Europa, tutte regolarmente soggiornanti in Italia. L’orario di lavoro, a seconda delle serate, può iniziare intorno alle 22 per concludersi verso le 4 per uno stipendio che può aggirarsi tra i 40 e i 50 euro al giorno.

I controlli da parte dei carabinieri sono avvenuti a novembre del 2024 e il provvedimento è stato notificato la settimana scorsa. Nel frattempo, tuttavia, i locali non hanno mai chiuso perché i gestori hanno pagato un acconto della sanzione, hanno assunto le dipendenti e avviato le procedure per il ripristino delle condizioni di sicurezza. Le ispezioni rientrano fra i controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della sicurezza dei lavoratori, della salute ed igiene sui luoghi di lavoro. Le verifiche hanno riguardato anche il rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, rilevando gravi violazioni al testo unico sulla sicurezza.

"Un fenomeno – si legge in una nota del comando carabinieri per la tutela del lavoro - quello del lavoro nero e quello della prevenzione infortuni sul lavoro di assoluta attualità, posto che la mancata osservanza delle norme consegue una concorrenza sleale che ’inquina’ il tessuto economico, generando di conseguenza delle sacche di illegalità e consentendo l’applicazione di tariffe ’fuori mercato’. Le operazioni, condotte dal comparto di specialità dell’Arma con la collaborazione dell’Arma Territoriale e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, costituiscono l’esito della raccolta e la successiva analisi di informazioni acquisite dall’Arma territoriale, su un fenomeno che viene esaminato parimenti a quello del caporalato. Nella provincia pesarese l’attenzione rimane alta, come testimoniano i risultati ottenuti da parte dell’Arma dei Carabinieri con il suo comparto di specialità nel settore lavoro".