Fano (Pesaro e Urbino) martedì 3 settembre 2024 - Lavora a pieno regime la macchina organizzativa del Carnevale di Fano che stamattina ha presentato alla città, bozzetti e manifesto pubblicitario. Porta la firma dell’artista fanese ottuagenaria Maddalena Schiavi (l’autrice delle indimenticate “Pupine” disegnate sui capanni del Lido e suocera di Linus, il direttore di Radio Deejay) il "Manifesto d'autore" che raffigura il tema onirico dell'edizione 2025 "In viaggio con il Vulón ...i sogni son desideri". In questa sua reinterpretazione della maschera tipica di Fano, El Vulón, la Schiavi si è ispirata al suo ricordo di bambina dello storico Maestro della Musica Arabita, Enzo Berardi.
"Amo tantissimo Fano, la mia città, tanto che non la porto solo nel cuore ma anche nella mia firma d'artista - racconta la Schiavi, in arte Maddalena Fano Medas -. Ricordo che da bambina mi piaceva un sacco la Musica Arabita della quale, tra l'altro, ha fatto parte anche mio padre. Mi piaceva soprattutto il direttore d'orchestra, quello strano personaggio, alto, magro, elegante e un po' Vulón, con quel cilindro nero e l'enorme manone bianco con il quale dirigeva l'orchestra. Era Enzo Berardi ed è proprio da lui che ho preso lo spunto per realizzare il manifesto. Ho voluto che fosse ancora lui a dirigere la "dolce orchestra" 2025, un omaggio più che dovuto, perché grazie al suo ricordo, mi sento ancora bambina, nonostante i miei 84 anni".
Saranno 4 e tutti nuovi i giganti di cartapesta che sfileranno al Carnevale di Fano 2025 (in programma il 16 e 23 febbraio e il 2 marzo) in viale Gramsci. Il carro di prima categoria di Matteo Angherà (realizzazione Carnival Factory) si intitola "Connessioni in corso" e così lo spiega l'autore: "Sarà un'esplosione di colori che rappresentano la creatività. Il concetto che rappresenta nasce da una provocazione positiva che è quella di provare a staccare la spina dalla tecnologia e recuperare la curiosità e la voglia di sognare ad occhi aperti. Il serpente ipnotico rappresenta la minaccia allo sviluppo della creatività che è fornita a ciascun individuo dalla propria intelligenza. Il ragazzo che sta all'interno del telefono cellulare uscirà realmente dallo schermo simboleggiando la possibilità di scelta, di non essere prigioniero della tecnologia ma di essere dotato della possibilità di utilizzare in modo costruttivo i social media. Il titolo riprende sia la terminologia dei social media ma è anche una provocazione dove la parola connessione è anche legata al rimanere connessi con se stessi e nelle relazioni nella realtà, senza farsi travolgere dal virtuale e diventarne dipendenti".
"Chi vuol esser lieto sia..." è invece il titolo del lavoro di Daniele Mancini Palamoni (realizzazione Carnival Factory) che così lo racconta: "Il tema prende spunto dal 'Trionfo di Bacco e Arianna', o, con altro titolo, la 'Canzona di Bacco'. E un componimento poetico scritto probabilmente nel 1490 che fa parte dei Canti carnascialeschi di Lorenzo il Magnifico: ha vari aspetti di tipo popolaresco con la presenza di figure mitologiche come Bacco, divinità dell'ebbrezza, Arianna, ed anche di satiri e ninfe. Questi Canti furono composti per essere eseguiti con musica e in forma corale durante le feste del Carnevale: la canzone descriveva e accompagnava le sfilate di carri mascherati di argomento mitologico, ideati dallo stesso Lorenzo. Il Trionfo di Bacco e Arianna è un'esaltazione del carpe diem (cogli l’attimo), cioè godi la vita giorno per giorno senza pensare al futuro, il più famoso grazia al celebre ritornello: 'Quant è bella giovinezza / che si fugge tuttavia''.
Valeria Guerra (realizzazione Gommapiuma x caso) ha invece creato un bozzetto che ha come titolo "Piano 'B' a eventi estremi, estremi rimedi". Così la carrista motiva la sua scelta: "Cosa sta veramente succedendo al nostro pianeta? Sappiamo che i ghiacci delle calotte polari si stanno sciogliendo, ma si sciolgono a causa del surriscaldamento terrestre legato all'inquinamento provocato dall'uomo oppure è semplicemente un processo naturale? Nel frattempo il nostro Orso Polare ormai senza più speranze, scappa dai ghiacciai a bordo di un quod verso una località di mare e si dà una seconda possibilità".
Il bozzetto dal titolo "Clorophilla" è invece opera di Luca Vassilich (realizzazione Carnival Factory) che racconta: "C'è una leggenda che narra di un'isola, sperduta e lontana, un'isola custode di segreti millenari. Uno di questi segreti, si dice il più antico, narra di una creatura vegetale, la cui fioritura avviene ogni 1000 anni. E secondo le antiche credenze degli indigeni che occupano l'isola, questa fioritura non è solo un evento botanico, bensi un portale mistico che connette il mondo materiale al regno spirituale. Si dice che durante il rito l'aria si impregni di energia magica che risveglia poteri sopiti dei presenti che assistono a questo prodigio. Quando il bocciolo si schiude, getta sotto di sè i suoi preziosi semi che secondo la leggenda sembra racchiudano immensi poteri tra i quali l'elevazione spirituale e la visione del futuro. Tuttavia, la leggenda avverte il potere di questi semi è un dono da maneggiare con rispetto e saggezza. Chiunque ne abusi o li cerchi per scopi egoistici incorrerà nell'ira carnivora della pianta e ne verrà ingoiato dalla sua eterna bellezza”.