
Il tradizionale rogo del Pupo in piazza XX Settembre (foto d’archivio)
Il Carnevale di Fano 2025, il primo a traino della presidente Valentina Bernardini, chiude il sipario con una giornata densa di appuntamenti, dove festa e tradizione si intrecciano fino al gran finale: il Rogo del Pupo. Quello di oggi sarà un martedì grasso tra spettacoli teatrali, concerti e improvvisazione, in cui la città della Fortuna vivrà le ultime ore di euforia carnevalesca prima di consegnarsi al tempo più riflessivo della Quaresima. Alle 16, in piazza XX Settembre, si comincia con "Sogno o son Vulón?", uno spettacolo della compagnia ExNovo che gioca con il personaggio simbolo del Carnevale fanese, il Vulón, trasportando il pubblico in una dimensione sospesa tra sogno e realtà. Subito dopo, alle 17, il ritmo si accende con la Salt Peanuts Show Band, che porterà in piazza la sua energia musicale accompagnata da animazioni per i più piccoli, perché il Carnevale è, prima di tutto, la festa della gioia condivisa.
Ma è alle 18,30 che si compirà il rito più antico e simbolico della giornata: il Rogo del Pupo, la cerimonia che segna la fine del Carnevale bruciando, insieme alla grande scultura di cartapesta, tutti gli eccessi, gli stravizi e le follie di queste settimane di festa. Il fuoco, elemento catartico per eccellenza, cancella il passato e apre la strada a un nuovo ciclo, in un gesto propiziatorio che affonda le radici in antiche usanze popolari. Quest’anno, però, il Rogo del Pupo ha qualcosa di speciale. Per la prima volta, infatti, il pupo non è stato recuperato da un vecchio carro né improvvisato con materiali di fortuna, ma è stato pensato e costruito per essere bruciato. Una scelta voluta dalla nuova presidente dell’Ente Carnevalesca, che ha voluto riportare attenzione sulla qualità artigianale del Carnevale. E così, per questo martedì grasso, il pupo è stato realizzato in cartapesta, con vernici atossiche, proprio per essere consumato dalle fiamme nel modo più spettacolare ed ecologico possibile. L’opera porta la firma di Mauro Chiappa, che ne ha curato il bozzetto, e di una giovane artista emergente, Sofia Serafini, 22 anni, che ha dato forma alla scultura con dedizione e abilità. "Questa è stata la mia prima esperienza con la cartapesta - racconta Sofia -: è stata una sfida soprattutto perché la struttura in ferro era assai difforme dal personaggio che dovevo realizzare, ma riuscire a dargli vita è stata una soddisfazione enorme". La base in ferro su cui è stato costruito apparteneva infatti alle vecchie statue tridimensionali del Vulón… e quando il fuoco lo consumerà, la sua silhouette resterà come un’ombra della tradizione che continua a rinnovarsi.
Dopo il rogo, alle 18.45, occhi puntati sull’estrazione della Lotteria del Carnevale, con tanti premi in palio per chi ha tentato la fortuna. A chiudere la giornata, alle 21, il "Carnival Improv Show" nel Foyer del Teatro della Fortuna, con il Teatro Scottadito che regalerà risate e improvvisazione per un ultimo, liberatorio atto di festa che ci farà congedare dal Carnevale di Fano 2025.
Ti. Pe.