ANNA MARCHETTI
Cronaca

Caso Lido, il comitato fa scudo contro i bulli

Non abbassa la guardia il gruppo costituito dai genitori. "I nostri figli non possono stare sotto ricatto di una banda di balordi"

La riunione del comitato genitori alla Combattente. Prese importanti iniziative

La riunione del comitato genitori alla Combattente. Prese importanti iniziative

"I nostri figli non possono stare sotto schiaffo di una banda di balordi". Non abbassano la guardia i genitori con figli minorenni che si sono costituiti in Comitato spontaneo dopo l’aggressione al Lido di un adolescente, qualche settimana fa, il quale senza motivo è stato colpito ad un occhio riportando importanti lesioni. Dai racconti di alcuni genitori, che si sono ritrovati mercoledì sera alla Combattente, sono emersi episodi di soprusi e sopraffazioni subiti dai loro figli.

Sembra che alcuni ragazzi abbiano perfino paura di uscire di casa ed altri, il sabato sera, evitino di portare con sé pochi spiccioli per non trovarsi nella spiacevole situazione di doverli consegnare contro la propria volontà. "Il problema va affrontato subito – hanno convenuto tutti i genitori – per evitare che succedano episodi ancora più gravi di quanto già accaduto al Lido". Ribadita la piena fiducia nelle forze dell’ordine e nelle autorità, i genitori hanno però deciso di continuare a svolgere il ruolo di ‘sentinelle’ affinché non si abbassino i riflettori su situazioni a rischio e "tutto rimanga com’è".

I padri e le madri che si sono ritrovati mercoledì sera (oltre una cinquantina) hanno deciso per prima cosa di dare vita ad un gruppo WhatsApp per essere aggiornati in tempo reale su cosa accade ai loro figli e successivamente di dare forma giuridica al Comitato con l’individuazione di alcuni portavoce. L’obiettivo è di evitare la sottovalutazione di situazioni potenzialmente pericolose, come sembra sia avvenuto al Lido.

"Per un anno e mezzo – ha fatto presente un genitore – i residenti hanno segnalato alle autorità la presenza di un numeroso gruppo che si era impadronito di alcune vie del quartiere, ma quelle segnalazioni sono state interpretate come le noiose lamentele di chi non poteva dormire per la musica e il rumore. La realtà è che negli ultimi due week-end la situazione è cambiata, con pochi articoli di giornale e la presenza di qualche pattuglia. Questo significa che se ci avessero ascoltato, il gruppo si sarebbe potuto disperdere prima". E ancora: "Chiediamo che al Lido siano installate le telecamere". Richiesta che sarà avanzata al sindaco Luca Serfilippi nell’incontro fissato all’inizio di aprile.

Anna Marchetti