Per il Pd "la misura è al limite": ancora una volta la maggioranza va in fibrillazione. Incontro nel primo pomeriggio di ieri tra il sindaco Massimo Seri e la delegazione del Pd (il segretario Tommaso Della Dora, la capogruppo Agnese Giacomoni e l’ex consigliere regionale Renato Claudio Minardi) per porre rimedio "allo sgarbo istituzionale". Sgarbo, che secondo il Partito democratico, sarebbe stato commesso dal Psi (il partito del sindaco) nei confronti del presidente dell’Ambito sociale 6 Dimitri Tinti e della capogruppo Pd Agnese Giacomoni. Il mancato invito dei due esponenti politici al seminario di studi organizzato dal Partito socialista sul futuro dei servizi sociali (venerdì 27 maggio) è stato interpretato dal Pd come "un vero e proprio atto di guerra politica". La delegazione del Pd ha chiesto al sindaco Seri di porvi rimedio: "Aspetto – ha dichiarato al termine dell’incontro il segretario Della Dora – la soluzione per lunedì". La capogruppo Giacomoni ha interpretato come "una ulteriore provocazione" il tardivo invito al convegno, in rappresentanza del Pd, del consigliere comunale Enrico Nicolelli (espressione di Futuro Democratico, area minoritaria del Pd): "Un’altra smagliatura – afferma – che ha peggiorato la situazione". Intanto il Psi conferma il convegno di venerdì prossimo attraverso il segretario Aldo Scalera che scarica sull’organizzazione l’esclusione di Tinti e Giacomoni: "Gli inviti li hanno fatti loro". "Nel convegno – aggiunge Scalera – vorremmo affrontare il tema del futuro dell’Ambito, come Psi pensiamo che il Consorzio sia la forma migliore per favorire la socialità". "C’è uno studio di fattibilità in corso – fa presente Tinti – da parte di un comitato tecnico per la valutazione dei tre modelli di Ambito tra i quali scegliere (Consorzio, Unione dei Comuni e Azienda pubblica dei servizi). Appena sarà pronto si aprirà il confronto per arrivare ad una decisione entro al fine dell’anno". E ancora Tinti: "Non credo che il problema numero uno dei cittadini fanesi sia l’Ambito sociale né che si possa parlare di un caso Tinti, semmai c’è un caso Psi".
Anna Marchetti