Fano, il nuovo 'sport' è incendiare i cassonetti

Piromani scatenati: tre in fumo in una settimana, ieri incenerito contenitore per plastica

Il cassonetto incendiato vicino alla chiesa del porto, a dare l’allarme sono stati i passanti

Il cassonetto incendiato vicino alla chiesa del porto, a dare l’allarme sono stati i passanti

Fano, 4 aprile 2019 - Tre cassonetti dell’immondizia andati in fumo nell’ultima settimana. Con la bella stagione pare che si siano risvegliati anche i piromani. Erano le 23.54 l’altra notte, quando un passante ha allertato i vigili del fuoco di Fano che dal contenitore giallo della plastica collocato nell’isola ecologica vicino alla chiesa del porto usciva del fumo. Un odore acre di plastica bruciata ha accolto l’arrivo dei pompieri che ci hanno messo pochi minuti per sedare l’incendio che ha fatto più fumo che danni. Una nube fitta e maleodorante si è levata ancor di più dal grosso bidone giallo, quando i pompieri hanno aperto il portellone per inserirvi i tubi dell’acqua. Una nube biancastra visibile a lunga distanza, nonostante fosse notte fonda, grazie ai numerosi lampioni che illuminano la zona.

Un’illuminazione che però non è stata sufficiente a scoraggiare chi, forse per noia, sicuramente per uno sciocco divertimento, ha deciso di danneggiare la cosa pubblica. Poco distante da lì, sempre in viale Cairoli, il 27 marzo i pompieri di Fano avevano fatto uno stesso identico intervento. Nell’ultimo anno sono stati almeno una trentina gli episodi. Questa settimana, poi, c’era stato anche il cassonetto rosso della carta bruciato in via Rossellini domenica. Tutti roghi che si verificano nella fascia oraria che va da poco prima della mezzanotte a poco dopo le 2 del mattino.

L’estate scorsa era stata un’ecatombe di bidoni. Uno prese fuoco addirittura sotto la finestra dell’assessore competente che nel 2016 ha ingaggiato una lotta contro i furbetti dei rifiuti, a colpi di telecamere nelle isole ecologiche. L’amministrazione comunale attraverso la sua partecipata Aset Spa aveva infatti previsto di dotare negli anni le isole ecologiche distribuite sul territorio comunale di telecamere, per controllare il corretto conferimento dei rifiuti da parte dell’utenza. Un occhio vigile che sarebbe stato utile anche in questo caso, per individuare i piromani. Ma dopo la prima fase in cui il sistema di videosorveglianza era stato installato solo in quelle zone che presentavano maggiori criticità… di telecamere nelle isole ecologiche non se n’è parlato più se non in rete dove i cittadini postano fotografie di chi lascia l’immondizia fuori dai cassonetti.