Ciclovia, parte l’iter per la tratta Fano-Cartoceto

Il tracciato inizierà da Pontemurello e si snoderà lungo il percorso ferroviario. La Regione provvederà all’affidamento del cantiere

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Ha preso il via l’iter amministrativo per la realizzazione del tratto Fano-Cartoceto della Ciclovia del Metauro. "Giovedì mattina in Regione – evidenzia una nota dell’amministrazione di Cartoceto -, alla presenza dell’assessore regionale alle infrastrutture, del presidente della Provincia di Pesaro Urbino Giuseppe Paolini, del sindaco di Cartoceto Enrico Rossi e del sindaco di Fano Massimo Seri, si è confermata in maniera congiunta la soluzione definitiva del tracciato, avviandone quindi l’iter amministrativo".

A proposito del tracciato si precisa: "Per il territorio di Cartoceto, la Ciclovia del Metauro partirà dalla frazione di Pontemurello, al confine con Fano, in prossimità del corso d’acqua Rio Secco (nei pressi di via Marco Polo), si snoderà lungo il percorso ferroviario della Fano-Urbino attraversando l’area verde del Quartiere ‘Madre Teresa di Calcutta’ e via Casello, costeggerà via Circonvallazione Kennedy per poi oltrepassare via Pilone, continuare alle spalle di via Marsala e raggiungere, infine, via Caduti sul Lavoro". Dal punto di vista procedurale la nota spiega: "L’articolato iter amministrativo ora prevede l’approvazione in giunta comunale dello schema dell’accordo di programma e, decorsi i termini canonici, seguirà l’adozione del progetto da parte del consiglio comunale. Quest’ultimo passaggio costituirà anche la definizione delle varianti al Piano regolatore e sarà fondamentale pure per la successiva formulazione dei cosiddetti decreti di esproprio. Al termine di questo percorso la Regione Marche potrà espletare la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori". "La nuova pista ciclopedonale – conclude il comunicato - rappresenterà, come più volte evidenziato convintamente dal sindaco Enrico Rossi, un ulteriore risultato volto ad incrementare e migliorare la vivibilità del territorio comunale, consentendo a cittadini e famiglie uno spostamento sostenibile e sicuro tra costa ed entroterra. Tale collegamento assumerà, inoltre, un peso specifico ancora più rilevante se si pensa alle ricadute che ne deriverebbero dall’inserimento nei circuiti cicloturistici, il cui impatto economico crescente è di assoluto rilievo, come evidenzia l’ultimo Rapporto sul Cicloturismo realizzato da Isnart-Unioncamere e Legambiente, che attesta 20,5 milioni di pernottamenti di cicloturisti italiani nel 2019, con spesa media del cicloturista di 75 euro pro-capite".

Sandro Franceschetti