Città sui pedali, l’idea piace a tutti (anche ai ladri)

La strategia sulla mobilità dell’assessora Tonelli raccoglie consensi. Ma aumentano i furti delle bici

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di Tiziana Petrelli

Non bastano solo le piste ciclabili per promuovere una mobilità sostenibile su due ruote, ma anche strutture pensate ad hoc per lasciare le biciclette in sicurezza. Ne sono convinti i rivenditori di biciclette fanesi, a cui chiaramente piace la città del futuro disegnata ieri sulle colonne del nostro giornale dall’assessora alla Mobilità urbana Fabiola Tonelli che durante questo suo primo mandato ha innescato un cambiamento che si augura andrà avanti anche dopo di lei. Mentre è in corso il progetto di altri 6 chilometri di Ciclovia Adriatica, sta infatti appaltando il cantiere per la ciclabile in viale Kennedy e pensa a realizzare alla Paleotta una strada ciclabile di collegamento alla ciclabile dell’Arzilla e sente l’urgenza di avviare la ciclabile che dal ponte rosso collegherà tramite via Papiria la nuova piscina (ci sono già fondi per 950mila euro) che poi intersecherà la ciclovia del Metauro.

Su Fano si inizia a disegnare così una ragnatela di strade percorribili in sicurezza da casa fino al mare, a piedi e in bicicletta, da tutti i cittadini, anche quelli residenti nei quartieri più periferici. "Era ora che anche a Fano si intraprendesse questa strada - dice Filippo Cascioli, dell’omonimo negozio di via Canale Albani - e non lo dico solo perché ho un interesse personale, vendendo biciclette. Tutti i governi vanno in questa direzione perché con una mobilità più sostenibile ne trarremo vantaggio tutti, anche da un punto di vista economico. Chiaramente servono le ciclabili per muoversi ma servono anche struttureparcheggi in cui mettere in sicurezza le biciclette stesse. Questo al momento a Fano è un deterrente grosso per l’acquisto di bici. Molti infatti hanno paura a fare un investimento importante perché temono che poi gliela rubino". Si rinnovano puntuali ogni estate, infatti, i raid di gruppi organizzati che vengono anche da fuori regione per rubare le biciclette nel nostro territorio, in cui l’uso e il consumo è consolidato.

L’ultimo blitz è proprio di qualche settimana fa, con diverse decine di denunce di bici rubate tra Fano e Pesaro. Non c’è fanese infatti che non abbia almeno una bicicletta in famiglia. E i turisti che vengono in città apprezzano l’abitudine fanese di girare in bicicletta e la emulano. "Noi d’estate lavoriamo molto anche con i turisti che chiedono le biciclette in affitto, per una settimana o anche per un mese intero - dice Michele Palazzi, rivenditore di via Dante Alighieri -. Citybike per muoversi all’interno della città, ma anche e-bike per percorrere distanze più lunghe, fare escursioni alla scoperta dell’entroterra". Dal canto loro i fanesi vorrebbero comprare bici sempre più tecnologiche e costose. "C’è un grande interesse che non sempre si concretizza in vendita - sottolinea Giuseppe Eusebi, dell’omonimo negozio di cicli - Noi con le vendite siamo stabili da diversi anni, perché nella nostra città c’è sempre stata la cultura della bicicletta. Dopo il boom di bici elettriche con gli ecoincentivi, c’è stato ad inizio anno un rinnovato interesse per la pedalata assistita, anche derivante dall’aumento del costo del carburante. Le e-bike suscitano un grande interesse in tutti, ma poi i costi tante volte scoraggiano l’acquisto perché per una buona bicicletta ci si aggira intorno ai 1300 euro".