Compagno e socio d’affari a processo per maltrattamenti

Compagno e socio in affari a processo per maltrattamenti, lesioni ed estorsione nei confronti della fidanzata che voleva estrometterlo dall’impresa. Si è aperto ieri il giudizio (con rito abbreviato) contro un 43enne fanese accusato di aver vessato, umiliato e picchiato la sua convivente, una donna di 33 anni. Ieri, la presunta vittima di quelle aggressioni psichiche e fisiche, si è costituita parte civile con gli avvocati Christian Guidi e Alessandro Cirelli. Il giudice ha anche ammesso la costituzione dell’associazione culturale e di solidarietà sociale Gens Nova, assistita dall’avvocato Elena Fabbri.

Secondo il capo di imputazione, il rapporto tra i due sarebbe cambiato dopo aver deciso di condividere anche gli affari, oltre alla vita di coppia. Qualcosa si incrina e lui avrebbe cominciato a offendere la compagna, anche alla presenza delle loro dipendenti. Una volta, durante una lite scoppiata a casa, lui l’avrebbe insultata, lei gli avrebbe risposto con uno schiaffo e il compagno l’avrebbe afferrata per il collo. Una presa da cui lei era riuscita a liberarsi. Una seconda aggressione sarebbe avvenuta perché una sera il 43enne voleva portare a casa il computer per un torneo di poker on line, ma quando lei ha cercato di impedirglielo, non consegnandogli il cavo, lui l’avrebbe presa per i capelli, facendola cadere.

La donna decide di non voler più lavorare con lui e gli dice di uscire dall’impresa. Il fanese non è d’accordo e a dire della vittima una volta avrebbe preso l’agenda dei clienti con lo scopo di nascondere eventuali pagamenti non coperti da ricevuta fiscale dal momento che la compagna aveva invece manifestato l’intenzione di dichiarare al commercialista tutte le entrate per poter fare una separazione equa della società. La donna si era lanciata sul letto tenendo stretta sotto la pancia quell’agenda. E il compagno l’avrebbe aggredita violentemente, riuscendo a impossessarsi del libretto. Non solo. L’imputato è anche accusato di aver minacciato la donna chiedendole soldi per ore lavorative che lei non gli avrebbe pagato. Da qui l’accusa di estorsione. Il 43enne, difeso dall’avvocato Ilaria Daniele, respinge ogni addebito.

e. ros.