"Consiglio monotematico su Aset"

il neo segretario della Lega, Alessandro Brandoni, replica a Seri su biodigestore e futuro dei servizi

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di Anna Marchetti

"Il dibattito si faccia in consiglio comunale con una seduta monotematica su Aset".

Così il neo segretario della Lega, Alessandro Brandoni, replica al primo cittadino che, ieri dalle pagine del nostro giornale, ha invitato il capogruppo leghista, Gianluca Ilari, ad un confronto pubblico su biodigestore e futuro dei servizi (gas, acqua e rifiuti).

E ancora Brandoni: "A forza di star lontano da Fano il sindaco sembra aver perso il senso del tempo e dimentica che sul tema si discute in consiglio da circa tre anni.

Consiglio che ha votato favorevolmente per due volte mozioni d’indirizzo (no alla fusione Aset-Mms e manifestazione d’interesse per individuare il partner dell’azienda fanese ndr) chiare e che hanno spaccato la maggioranza.

Chi non è stato chiaro è proprio il sindaco che, con il suo atteggiamento sfuggente e ondivago, ha fatto del ‘vorrei ma non posso’ il tratto distintivo della sua amministrazione. Invece che ammiccare all’opposizione dovrebbe usare questo impeto di coraggio per risollevare la sua maggioranza sempre più allo sbando".

Aggiunge Brandoni: "La Lega è sempre stata chiara sul no alla fusione e favorevole ad un biodigestore corrispondente al fabbisogno di Fano.

Stiamo parlando di un tema fondamentale per la città che va affrontato nelle sedi opportune, perché la politica – aggiunge Brandoni che si rivolge anche a quei militanti del suo partito che hanno disertato il congresso di lunedì scorso – si fa nelle sedi opportune, non nei bar".

Il consigliere regionale Luca Serfilippi e consigliere comunale Luigi Scopelliti ribadiscono, quanto già detto nei giorni scorsi dal parlamentare Luca Rodolfo Paolini: "Il congresso si è basato sul voto di 17 militanti dei 41 aventi diritto ed ha avuto come esito l’elezione di un segretario (Alessandro Brandoni) e di un direttivo entrambi espressione di Mirco Carloni".

Posizione che, in rappresentanza dei 19 militanti dissenzienti, è stata espressa durante il congresso dallo stesso Scopelliti, che ha partecipato al dibattito, ma è uscito al momento del voto.

"E’ stata una loro scelta di non essere rappresentati nel consiglio direttivo – replica Brandoni – forse avrebbero potuto ottenere 3 dei sei consiglieri eletti".

"Nonostante l’affronto subito", Serfilippi e Scopelliti assicurano che continueranno " a lavorare per il partito: l’unità che ha sempre contraddistinto la Lega sarà un obiettivo che cercheremo di perseguire anche per il futuro".