Controlli anti Covid, giovane arrestato a Cagli con la cocaina

Originario dell'Albania, trovato in possesso di oltre 12 mila euro

I carabinieri di Fano

I carabinieri di Fano

Cagli (Pesaro e Urbino) 4 aprile 2020 - Era arrivato in paese appena due mesi fa. In così poco tempo è riuscito non solo a farsi conoscere come spacciatore, ma persino a farsi arrestare. I Carabinieri della Stazione di Cagli hanno lavorato giorno e notte per arrivare a stringere le manette attorno ai polsi di un giovane albanese incensurato, classe ’96, giunto nel centro cagliese qualche settimana fa. Controlli del territorio necessari in questo periodo a garantire il rispetto delle  misure disposte per il contenimento del contagio da COVID 19, senza abbassare comunque l’attenzione verso le altre tipologie di reato come quelle in materia di stupefacenti.

Ed è proprio durante uno di questi servizi diurni che i militari della locale Stazione hanno sottoposto a controllo il giovane, che a bordo della sua Citroen C3 nera, si stava dirigendo verso il centro cittadino dalla periferia del paese dove invece abita e da dove non avrebbe dovuto muoversi, senza validi motivi. Alla richiesta dei militari, il 24enne, non è riuscito a giustificare il motivo del suo spostamento e sebbene per lui si trattasse di "lavoro" non poteva dire di che lavoro si tratta. Per questo si è innervosito suscitando la curiosità dei carabinieri che hanno approfondito il controllo.

All’interno di un piccolo portaoggetti vicino al cambio dell'auto, i militari hanno scorto due dosi di cocaina. Nel portafogli, poi, il giovane aveva molto, troppo contante. Immediata è scattata la perquisizione domiciliare. In cucina, nascosti all’interno della canna fumaria, c'erano ben 9.000 euro in contanti e altri 3.000 in fondo al comodino della camera da letto. Mancava solo lo stupefacente, ma il quadro era ormai chiaro.

Nel giardino di pertinenza dell’abitazione, occultato tra diversi sacchi della spazzatura apparentemente riposti in un angolo come per dover essere di li a poco buttati via, i militari hanno trovato un barattolo in vetro con all’interno 71 involucri termosaldati e un contenitore a forma di ovetto, contenenti entrambi cocaina, del peso complessivo di circa 200 grammi.

E così in quella casa lontana da occhi indiscreti, dove il giovane aveva evidentemente potuto spacciare in maniera riservata,  è scattato l'arresto. Ora si trova nella Casa Circondariale di Pesaro, come disposto dalla Procura della Repubblica di Urbino che coordina le indagini. Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.