Coronavirus Fano, un caso alla 'Giovanni Di Bari'

Un’ospite aveva la febbre dal primo di luglio. Il direttore: "E’ stata isolata subito. Abbiamo richiesto i tamponi per lavoratori e residenti"

Un’anziana ospite della Rsa Giovanni Di Bari è risultata positiva al Covid-19

Un’anziana ospite della Rsa Giovanni Di Bari è risultata positiva al Covid-19

Fano (Pesaro e Urbino), 11 luglio 2020 - Un nuovo caso di Coronavirus in città. Aveva la febbre dal 1° di luglio, un’anziana ospite della Rsa Giovanni Di Bari di Fano, che la vigilia di San Paterniano è risultata positiva al Covid-19. Aveva una febbriciattola duratura, che dopo quattro giorni di presenza, il medico della casa di riposo che si trova all’interno della struttura del Cante di Montevecchio (al civico 5 di via Francesco Palazzi), ha segnalato all’Asur avviando la procedura di norma per la verifica tramite tampone per la ricerca del SARS-CoV-2. L’esito è arrivato solo giovedì. Positiva! Nella stessa giornata anche un 77enne ospite della Rsa di Macerata Feltria ha ricevuto l’esito del suo tampone: positivo al Coronavirus anche lui ed inserito nel bollettino del Gores.

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Un altro contagio, dunque, ma soprattutto un altro contagio all’interno di una casa di riposo fanese, strutture che hanno pagato un prezzo altissimo alla pandemia. Nella casa albergo per anziani Familia Nova, ad esempio, sono 15 i nonnini che si sono arresi alla malattia dopo che dei 65 residenti iniziali, 50 hanno manifestato i sintomi del Coronavirus. "Questo è l’unico caso di Coronavirus che si verifica al Cante di Montevecchio da febbraio – tiene a sottolineare il direttore Giovanni Di Bari, che non si capacita di come l’anziana abbia potuto entrare in contatto con il virus –. La cosa importante da dire è che l’ospite è stata isolata subito, che non appena è arrivato l’esito del tampone è stata trasferita in una struttura Covid di Campofilone e che gli operatori del Cante e tutti gli altri ospiti ad oggi sono tutti asintomatici. Anche per loro chiaramente abbiamo attivato tutte le procedure di norma per la verifica attraverso tampone: abbiamo richiesto i tamponi per i 15 lavoratori e per i 28 residenti.".

C’è timore dentro e fuori le mura del Cante, a pochi passi dal centro storico. Ma Di Bari tranquillizza. "Quando ha manifestato i primi sintomi febbrili all’inizio del mese, l’anziana era in camera da sola perché l’altra ospite non c’era - racconta -. Quando il termometro ha evidenziato le prime linee di febbre è stata isolata immediatamente, come si fa in questi casi. La febbre non è più scesa e abbiamo quindi richiesto il tampone. L’esito, che è arrivato nella giornata di ieri, è risultato positivo e ci siamo quindi subito attivati con le procedure di legge. Nonostante abbiano utilizzato i dpi e la distanza sociale, tutti coloro che hanno frequentato la residenza protetta verranno quindi controllati per scongiurare qualsiasi rischio ci possa essere". Chiaramente sospesi tutti gli incontri con i familiari, che prima del 1° luglio erano stati riaperti. "Programmati, secondo la normativa e nel giardino interno - conclude Di Bari -. Nessun parente è mai entrato in struttura". I prossimi passi saranno quelli di capire come l’anziano abbia contratto il virus.