Coronavirus Fano, nelle case di riposo arriva il medico ambulante

L’Asur assicura: il servizio partirà domani con un dottore e un infermiere

Le ’Usca’ in azione (foto d’archivio)

Le ’Usca’ in azione (foto d’archivio)

Fano, 5 aprile 2020 - Buone notizie per le 11 strutture socio assistenziali dell’Area Vasta 1 (case di riposo e residenze protette), pubbliche e private, e gli oltre 500 ospiti al loro interno: da domani entrerà in funzione l’Unità di continuità assistenziale (aggiuntiva rispetto alle 7 previste per l’Area Vasta 1 per le visite a domicilio) con l’obiettivo prioritario di interessarsi degli anziani. A dare la buona notizia è il presidente dell’Ambito sociale 6, l’assessore al Welfare di Comunità Dimitri Tinti: "Abbiamo avuto la conferma dall’Asur Marche che sono state stabilite le misure straordinarie per le strutture extra ospedaliere sanitarie e socio-sanitarie per tutta la durata dell’emergenza coronavirus. Penso che la priorità sarà data a Familia Nova a Fano e alla casa di riposo Nella Carradorini di Mondolfo".  

L’intervento dell’Unità di continuità assistenziale (l’Usca è composta da un medico e da un infermiere) arriva a seguito della denuncia da parte dell’Ambito sociale della situazione di emergenza che si è creata all’interno di alcune case di riposo dove sono stati registrati decessi e numerosi contagi. "Lo considero un bel risultato – commenta Tinti – alla luce della considerazione che tutti hanno diritto fino all’ultimo all’assistenza medica".  

«Mi auguro che l’Usca, Unità di continuità assistenziale, parta veramente – commenta il sindaco di Mondolfo Nicola Barbieri – e soprattutto che dia una risposta adeguata alle richieste delle case di riposo: l’assistenza medica deve essere continuativa e non limitarsi ad una visita ogni 2 settimane perché non servirebbe a nulla". Con le Unità assistenziali si spera "che siano sottoposte a tampone tutti gli ospiti delle strutture di Fano e Mondolfo" come suggerito dall’Ambito sociale 6. Intanto la scorsa settimana la casa di riposo Carradorini ha ricevuto per due volte la visita del team di Medici senza frontiere, il cui intervento era stato sollecitato dal sindaco Nicola Barbieri.  

an. mar.