Dal sax di Nubya Garcia un jazz innovativo con echi afro-caraibici

A Fano Jazz by the Sea l’atteso concerto della star della scena britannica. Con lei il pianista MacSween, il bassista Casimir e il batterista Jones

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di Claudio Salvi

Tre concerti con grande successo di pubblico. Fano Jazz by the Sea numero 30 viaggia a vele spiegate e questa sera, dopo Shabaka Hutchings, propone un’ altra esponente della vivacissima scena jazzistica britannica: la sassofonista Nubya Garcia. Con lei, sul main stage della Rocca Malatestiana (ore 21.15) ci saranno il pianista Alastair MacSween, il bassista Daniel Casimir e il batterista Sam Jones. (Biglietti posto unico: intero 20 euro, ridotto 18).

Nubya Garcia è uno dei nomi di punta della nuova scena del British Jazz. Londinese di nascita, di origini afro-caraibiche, si è messa in luce suonando con Congo Natty, Outlook Orchestra, accanto a leggende come Horace Andy e Sister Sledge e come componente degli ensemble Nérija e Maisha.

"La sua musica – si legge nelle note di sala – è il frutto delle diverse influenze urbane londinesi: un mix sonoro che la sta facendo apprezzare dal pubblico giovanile, soprattutto quello più incline alle nuove sonorità". Il suo esordio discografico, l’EP Nubya’s 5ive, risale al 2017, mentre il primo vero album, Source, è del 2020. Numerosi i riconoscimenti conquistati sul campo. Nel 2021 ha debuttato ai BBC Proms, suonando alla Royal Albert Hall. Dal vivo, Nubya Garcia e la sua band emanano un calore carico di groove che ha fatto furore nelle migliori location londinesi, dal celebre Ronnie Scott’s al Jazz Café e al Total Refreshment Center, e che si sta rapidamente diffondendo in tutta Europa.

Di rilievo, nell’arco della stessa giornata, anche la solo performance ResistEvolve del sassofonista Dan Kinzelman, primo appuntamento della sezione Exodus, Gli Echi della Migrazione, previsto alla Pinacoteca San Domenico (ore 18,30; ingresso 2 euro). A seguire, al Jazz Village, a ingresso gratuito, l’Orchestra Mosaico (ore 19.30) e, infine, per Cosmic Journey il duo Ho una barca (ore 23).

Ideatore di svariati progetti di spiccata originalità, il sassofonista statunitense, da anni residente in Italia, Dan Kinzelman si cimenta con ResistEvolve in un’autentica prova di resistenza fisica: tramite l’impiego di speciali tecniche di respirazione, Dan Kinzelman crea paesaggi sonori ininterrotti e improvvisati, basati sulle frequenze contenute in una singola nota di sassofono. Durante i primi dieci minuti della performance, il sassofonista si avvicina ai suoi limiti fisici, che successivamente tenterà di mantenere, cercando un equilibrio tra le regole che ha predisposto, la sua capacità di concentrazione e le capacità fisiche del suo corpo nell’interazione con lo strumento.