BENEDETTA IACOMUCCI
Cronaca

Dengue a Fano, Bassetti: “Arginare il focolaio o si allargherà ancora”

L’infettivologo suggerisce vaccinazioni e interventi strutturali anti-zanzare. L’epidemiologo Ciccozzi: “Clima mite, mancata disinfestazione e la presenza di tante zanzare tigre alla base dell’emergenza”

Fano, 1 ottobre 2024 – Il ‘caso Fano’ diventa nazionale. Ed è un primato ben poco edificante, perché ha a che fare con l’esplosione dei casi di Dengue: addirittura 102, con molti altri in attesa di verifiche di laboratorio. E numeri verosimilmente destinati a salire.

E così ora anche i più noti infettivologi a livello nazionale e internazionale affrontano l’argomento.

Matteo Bassetti, infettivologo, è intervenuto sul focolaio Dengue di Fano, in provincia di Pesaro Urbino
Matteo Bassetti, infettivologo, è intervenuto sul focolaio Dengue di Fano, in provincia di Pesaro Urbino

Per mettere in guardia dal possibile propagazione del virus. "Nella zona di Fano - osserva Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico S.Martino di Genova, in un’intervista ad AdnKronos Salute – si sta verificando quello che sembra proprio essere un focolaio autoctono di Dengue ed è evidente che con tutti i casi nel nostro paese c'era da aspettarselo e l'avevamo anche preventivato. Dopo i focolai del 2023 eccoci di nuovo alle prese con la Dengue importata e che poi si diffonde". 

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Per Bassetti bisogna puntare sulle vaccinazioni, "perché un eventuale recidiva può diventare importante e poi si deve fare un lavoro certosino di sorveglianza dei contatti dei casi perché altrimenti il focolaio si allargherà ancora di più". 

Dengue, disinfestazione in corso (foto d'archivio)
Dengue, disinfestazione in corso (foto d'archivio)

"Le amministrazioni comunali non possono essere lasciare sole in questo lavoro di disinfestazione contro le zanzare - avverte infine - va fatto un ragionamento più ampio con interventi strutturali anti-zanzare. Nel frattempo si deve affrontare questo focolaio arrivato a 102 contagi arginandolo altrimenti rischiamo una espansione sul territorio e oltre. Uno scenario - conclude l'infettivologo - che diventerebbe ancora più difficile da gestire".

Sulla stessa linea l'epidemiologo Massimo Ciccozzi: "Il clima di settembre e ottobre sta aiutando la persistenza della zanzara tigre sul territorio. A me fa riflettere che questa zanzara, che è un vettore occasionale della Dengue, a Fano ha portato tanti casi e se siamo di fronte a tutti contagi autoctoni c'è un problema non da poco. I tre fattori, clima mite, mancata disinfestazione e la presenza di tante zanzare tigre, hanno probabilmente permesso questo focolaio di Dengue di oltre 100 casi. A questo punto dobbiamo porci la domanda che se la zanzara tigre stia diventando un vettore efficace anche di questa malattia infettiva tropicale, la preoccupazione da un punto di vista sanitario potrebbe aumentare".