ANNA MARCHETTI
Cronaca

Dengue a Fano, disinfestazione ovunque: battaglia contro la zanzara tigre

Il sindaco Serfilippi: “Al via un’operazione larvicida in stretta collaborazione con l’istituto zooprofilattico”. Verranno utilizzate pasticche da sciogliere e lasciare in laghetti, stagni, pozzetti, caditoie e tombini

Il sindaco Serfilippi insieme a collaboratori e tecnici poco prima dell’inizio dell’ennesima disinfestazione contro il pericolo della dengue nei quartieri di Fano

Il sindaco Serfilippi insieme a collaboratori e tecnici poco prima dell’inizio dell’ennesima disinfestazione contro il pericolo della dengue nei quartieri di Fano

Fano, 23 settembre 2024 – Al via l’operazione larvicida. Non si ferma la lotta del Comune contro la zanzara tigre, mentre nella giornata di sabato i casi di Dengue, secondo i dati forniti dall’Ufficio Igiene e sanità pubblica dell’Ast 1, erano arrivati a 42, dei quali 40 proprio a Fano e tra questi c’è un bambino. Dopo la disinfestazione dell’intero territorio cittadino – questa notte c’è stato l’ultimo intervento, compreso il Canale Albani a carico di Enel Green Power – nei prossimi giorni l’Amministrazione comunale partirà con l’operazione larvicida. “La faremo – spiega il sindaco Luca Serfilippi – in collaborazione con l’istituto zooprofilattico e, anche in questo caso, sarà interessata tutta la città”.

Saranno utilizzate pasticche da sciogliere in laghetti, stagni, pozzetti, caditoie e tombini. “Bene la collaborazione con l’Istituto zooprofilattico – commenta Luciano Poggiani di Argonauta, l’associazione che gestisce Casa Archilei, il lago Vicini e lo stagno Urbani – spero che il Comune spieghi ai cittadini cosa intendono fare e quali prodotti useranno. In Emilia Romagna i larvicidi sono distribuiti gratuitamente”.

E ancora Poggiani, esperto in Scienze naturali: “L’attività riproduttiva della zanzare tigre si dovrebbe concludere ad ottobre, ma non si può escludere un prolungamento legato al clima mite”. L’istituto superiore della sanità spiega che “la zanzara tigre si riproduce in piccole raccolte d’acqua, sia naturali che artificiali. Queste ultime sono rappresentate da semplici contenitori, come secchi, annaffiatoi, sottovasi, lattine, ma anche dalle caditoie dei tombini per le raccolta delle acque reflue”.

Da qui l’attenzione da parte di tutti ad evitare nei giardini e nei terrazzi i ristagni d’acqua in sottovasi, annaffiatoi, secchi, contenitori aperti . Sempre l’Istituto superiore di sanità specifica che questa zanzara “è un abile vettore nella trasmissione di infezioni virali tra cui la Dengue” e tra le attività da mettere in pratica per evitarne la diffusione indica vere e proprie campagne di disinfestazione. A questo proposito il consigliere di In Comune, Samuele Mascarin, ha presentato una interrogazione per sapere dall’assessore all’Ambiente Loretta Manocchi “se durante l’estate abbia disposto un’azione preventiva di disinfestazione da zanzara tigre (con cannoni nebulizzatori e larvicidi nelle caditoie) nelle aree pubbliche e lungo l’asse del Canale Albani”.