Incidente mortale a Calcinelli, applausi e graffiti al funerale di Domenico Di Martina

Tanta commozione ai funerali del 24enne

Un folla ai funerali del giovane cuoco

Un folla ai funerali del giovane cuoco

Colli al Metauro (Pesaro e Urbino) - “Ho letto che  Domenico era un bravo chef. Sapete come Gesù definisce la vita eterna? Come un pranzo al quale tutti siamo invitati. Ecco Dome: Dio ti ha chiamato lassù perché devi preparare quel pranzo, la grande festa”. Così poche ore fa don Mario Giulietti ha spiegato il mistero della vita e della morte ai parenti e gli amici di Domenico Di Martina, il giovane aiuto cuoco dell’Hotel Astoria di Fano, morto nella notte tra mercoledì e giovedì nel tragico schianto lungo la provinciale Orcianense a Calcinelli.

Chiesa gremita per l'addio a Domenico (foto Petrelli)
Chiesa gremita per l'addio a Domenico (foto Petrelli)

La chiesa di Maria Immacolata a Tavernelle di Serrungarina era piena di gente e di silenzio. “La vita di Domenico è stata una corsa veloce, ma non inutile - ha concluso l’omelia il parroco -. Ogni volta che celebrerò messa mi ricorderò di lui. Tanti fiori bianchi ed una rosa rossa poggiati sulla bara di legno chiaro su cui gli amici hanno lasciato scritto, con dei pennarelli colorati, il loro ultimo saluto all’amico rientrato in Italia da Londra solo da pochi mesi, prima di ripartire per un'altra esperienza lavorativa all'estero.

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“A Barcellona non c’è potuto andare - ha detto l’amico Matteo al termine del rito ricordando il sogno spezzato - ma se molti piangono è perché Domi ha saputo costruire una grande famiglia. Lui sicuramente vi avrebbe ringraziato uno per uno per essere qui”. “Si è portato via un pezzettino di tutti noi” ha aggiunto un’amica alzando la voce dal fondo della chiesa. Poi l’ultimo viaggio verso il cimitero di Serrungarina dove è stato sepolto vicino alla madre, mentre si levavano in cielo tantissimi palloncini bianchi a forma di cuore su cui ‘batteva’ il nome Dome.