Gioia ed emozione, nei giorni scorsi, alla casa di riposo di Saltara gestita dalle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, per i 100 anni di don Attilio Tomassini, per lungo tempo economo al Seminario regionale di Fano. Una festa alla quale hanno partecipato, oltre a familiari e amici, anche il vescovo Andrea Andreozzi, il vicesindaco di Colli al Metauro, Annachiara Mascarucci, l’assessora fanese Lucia Tarsi e diversi confratelli. "Non avrei mai pensato di arrivare a questa età. Sono confuso", ha detto il don, che subito dopo ha espresso tanta riconoscenza per la vita vissuta, le esperienze, il ministero sacerdotale e anche per le sue umili origini. "Ringrazio il Signore per la mia condizione di contadino, che mi ha reso umile e laborioso. Sono stato capace di lavorare con le mani, la zappa, l’aratro e il ‘motore’, che mi ha fatto perdere l’udito… però sono felice".
Don Attilio abita nella struttura di Saltara dal 25 giugno scorso. Di lui, suor Laura Marangoni, responsabile della casa di riposo evidenzia: "Ogni giorno, ci sta donando la chiave preziosa del suo cuore e ci svela la sua natura profonda, di uomo incredibilmente umile, di grande fede, sempre con il sorriso sulle labbra, dalle quali scaturisce una parola ricorrente, ‘grazie’. Da lui mai un lamento. Ha la capacità di guardare oltre se stesso e questo è un dono immenso nella persona avanti con l’età, che sovente è portata a ripiegarsi su stessa. Don Attilio non vuole mai dar fastidio. È eccezionale. Tutti gli vogliamo un gran bene e non c’è operatore che non lo ami". Suor Laura, non senza emozione, conclude rivolgendosi direttamente al neo centenario: "Don Attilio, grazie per il dono della tua preziosissima presenza nella nostra casa di riposo; grazie per quello che sei stato nella Chiesa e nel territorio e per quello che sei oggi per noi".
Sandro Franceschetti