Fano, l'edicolante Manocchi verso la pensione dopo 20 anni tra le notizie

Il titolare dell’edicola del Lido lascerà l’attività a un nuovo gestore: "Ho visto cambiare la città"

Antonio Manocchi, titolare dell’edicola del Lido, che a breve andrà in pensione

Antonio Manocchi, titolare dell’edicola del Lido, che a breve andrà in pensione

Fano (Pesaro e Urbino), 16 ottobre 2019 - Va in pensione Antonio Manocchi, 63 anni, lo storico edicolante del Lido, ma la sua rivendita di giornali sarà rilevata da un altro edicolante. La sua esperienza ebbe inizio quasi 20 anni fa, quando scelse di dedicarsi a questo lavoro lasciando il settore alimentare. Una scelta che non rimpiange e dice che rifarebbe, pur tra le tante difficoltà incontrate. «Mi piace molto questo lavoro – racconta – e in questi anni ho vissuto tutte le trasformazioni dell’editoria, dal dominio incontrastato dalla carta stampata all’avvento di internet, che ha profondamente mutato il modo di informarsi, richiedendo una solida capacità di orientarsi. Ora sono contento che il testimone passi a un’altra persona, che continuerà a dare vita questa esperienza».

Manocchi è custode di una moltitudine di testimonianze e aneddoti, che ha vissuto nei tanti anni trascorsi nel luogo più frequentato della città. «Ne ho viste tante – aggiunge – e non sono mancati episodi spiacevoli, come quando venni truffato fa un abile malvivente, che riuscì a farsi consegnare da mia figlia, con uno stratagemma, circa 200 euro. In questi anni mi sono specializzato nel gossip, il più richiesto durante l’estate, ma vendo anche molte riviste in russo e tedesco, che sono richieste durante l’inverno, anche se purtroppo i turisti sono sempre di meno».

Non mancano le critiche: «Mi duole il mancato rilancio del Lido, che negli ultimi anni ha perso moltissimo. Quest’anno hanno chiuso i battenti due bar, mentre in precedenza lo hanno fatto alberghi e altri negozi. Una vera emergenza, che ha avuto inevitabili ricadute su tutte le altre attività commerciali, compresa la mia. Sono assenti attrattive, che richiamino i turisti anche in questo periodo, come avviene in Romagna, mentre la burocrazia è sempre più opprimente». Manocchi lascerà entro il 2020: «Approfitterò della ’quota cento’, ma ho fatto domanda al Comune per l’ampliamento dell’attività, per aggiungere altri servizi, in modo che il nuovo gestore possa continuare nel solco tracciato».