Elettrodotto, ora si vuole studiare l’impatto

Adriatic Link, l’idea di una commissione nasce dopo un incontro tra i residenti di Carrara e il sindaco Seri. La relazione poi in consiglio

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Dare vita ad una commissione tecnica per studiare l’impatto ambientale e sociale del tratto fanese di Adriatic Link (l’elettrodotto sottomarino che collegherà Marche e Abruzzo). Secondo i cittadini "il compito della commissione sarà quello di verificare il livello di criticità dell’infrastruttura sul territorio e di capire se ci siano ancora le condizioni per bloccarla". E’ quanto emerso ieri mattina nell’incontro a casa Betlem tra i cittadini e il sindaco Massimo Seri. A preoccupare i residenti di Carrara è la costruzione, accanto all’attuale centrale elettrica, di una stazione di conversione su una superficie di 6 ettari di terreno, che sarà il terminale dell’elettrodotto sottomarino, interrato.

La richiesta di istituire una commissione tecnica dovrebbe diventare oggetto di una petizione cittadina con tanto di raccolta firme. Il documento una volta consegnato in Comune dovrà passare al vaglio del consiglio comunale. Una possibilità, quella della commissione tecnica, già sperimentata nel comune di Guglionesi (provincia di Campobasso) interessato dalla costruzione dell’elettrodotto Gissi-Larino-Foggia. L’esperienza del piccolo comune molisano, insieme a quella di altre realtà italiane, è stata raccontata da Antonio Di Pasquale (invitato dai cittadini di Carrara) che, in qualità di perito industriale, fa parte di quella commissione.

"Creata tramite bando pubblico – ha spiegato Di Pasquale che ha anche seguito le vicenda della stazione di conversione di Cepagatti – della commissione potranno fare parte un ingegnere, un perito industriale, un geologo, un paesaggista, un agronomo, un medico e un avvocato specializzato in diritto ambientale". L’ipotesi è stata colta favorevolmente anche dal sindaco Massimo Seri che ha messo in evidenza come in gioco " non ci siano solo questioni di tipo economico, ma valutazioni sulla qualità della vita delle persone: fondamentali saranno le opere di mitigazione". In questa fase preliminare i cittadini, però, punteranno non tanto sulle opere compensative, quanto sulla commissione tecnica. Per Roberta Luziani "non è il momento di parlare di opere compensative, ce ne occuperemo successivamente". Durante l’incontro è anche emerso l’invito all’Amministrazione comunale a fare grande attenzione alla stipula con Terna del protocollo d’intesa, per non precludersi la possibilità di eventuali ricorsi e risarcimenti danni.

I residenti hanno, inoltre, continuato a lamentare il rumore prodotto dall’attuale centrale elettrica che li accompagna quotidianamente, dalla scorsa estate, a seguito di lavori effettuati al suo interno. "Ancora non sappiamo i risultati delle rilevazioni finora effettuate da Terna – spiega Luziani – ma la società ha assicurato che tornerà per ulteriori misurazioni, che dureranno per una settimana". I cittadini non escludono di acquistare loro un rilevatore di rumori, mentre hanno già scaricato un App che svolge proprio questa funzione. I dati raccolti saranno messi a disposizione del Comune, in aggiunta alle testimonianze dei cittadini. L’elettrodotto sottomarino che intende realizzare Terna (società che gestisce la rete elettrica nazionale ndr) tra Abruzzo e Marche sarà lungo 270 km, 210 dei quali in mare. Il cavo, a corrente continua, sbarcherà a Metaurilia per poi risalire verso Carrara dovrà sarà costruita la mega stazione di conversione, vicina a quella già esistente.

Anna Marchetti