Enrico e Francesca più forti dei tabù "La nostra piccola nata in vitro"

La coppia ha scelto di raccontare il percorso difficile e a volte doloroso per diventare genitori "Un’esperienza lunga e piena di ostacoli, della quale all’inizio non volevamo parlare con nessuno"

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di Anna Marchetti

La loro è una storia a lieto fine perché, nonostante le difficoltà, sono riusciti diventare genitori attraverso la procreazione medicalmente assistita. Un’ esperienza lunga, piena di ostacoli, in alcuni momenti dolorosa, psicologicamente e fisicamente, ma che alla fine ha portato alla nascita della loro splendida bambina. Una storia che ieri pomeriggio Francesca ed Enrico hanno voluto condividere pubblicamente accettando di partecipare, al PariCentro, all’iniziativa promossa dall’associazione Giunone. La coppia, accompagnata dalle domande di Chiara Pierleoni, è riuscita con semplicità ed efficacia a raccontare i 5 anni che ci sono voluti per arrivare alla gravidanza: i tentativi di rimanere incinta, i primi esami a cui si sono sottoposti entrambi, le cure e infine la strada della procreazione medicalmente assistita. La decisione di fare riferimento ad una struttura pubblica (Cattolica) anche se i tempi di attesa sono molto più lunghi rispetto al privato: "Un anno contro tre mesi" ha spiegato l’avvocato Mariangela Meloni: "Esiste un registro delle strutture che operano in Italia, ma la maggiore attrattività, anche dal punto di vista economico, la esercitano quelle presenti tra Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna".

Una scelta, quella della procreazione medicalmente assistita (pma) che inizialmente Francesca ed Enrico hanno condiviso solo con i genitori, non con gli amici. "Era un argomento complicato da affrontare – commenta Francesca – di cui non si parla e di cui io stesso non avevo mai sentito parlare prima". La psicologa Valentina Strippoli ha sottolineato come "infertilità sia ancora un tabù in Italia e per la coppia che deve affrontare il problema un vero e proprio lutto. Circa il 15% delle coppie italiane ha difficoltà nel concepimento naturale, che possono dipendere in egual misura dall’uomo e dalla donna".

Presa la decisione di fare ricorso alla pma Francesca ed Enrico hanno affrontato tutte le tappe fino alle cure ormonali più massicce per arrivare alla fivet (fertilizzazione in vitro). "E’ stato molto duro – racconta Francesca – mi sentivo nervosa, ho dovuto sottopormi anche all’anestesia totale e successivamente ho avuto una infiammazione che per alcuni giorni mi ha fatto stare male". Sia Francesca che Enrico hanno ammesso che "dal punto di vista psicologico è stato un percorso faticoso, che hanno affrontato da soli, senza supporti". "Oggi mi chiedo – fa presente Francesca – come abbia fatto a superarlo".

Nonostante tutto Francesca ed Enrico quel percorso lo hanno intrapreso di nuovo perché vogliono diventare genitori per la seconda volta. L’assessore Sara Cucchiarini ha voluto rivolgere un ringraziamento particolare alla coppia "per aver voluto condividere la loro storia" per poi porre l’accento sul tema delle famiglie "che sono tante e dobbiamo saperle raccontare". "Tutte le famiglie – ha aggiunto la presidente di Giunone, Arianna Di Carlo – sono speciali e uniche, i valori sono rimasti intatti quello che cambia è la struttura".